sabato 29 dicembre 2012

Lasciare e trattenere

Di questi giorni
che restano
voglio trattenere
solo te
Lasciar andare
un intero anno
sarebbe come
lasciar andare te
Per questo
rallento la sabbia
che scorre
nella clessidra
senza guardare
ciò che rimane
alle mie spalle
Continuando invece
a raccogliere sassi
e ciottoli dalla strada

Lasciare e trattenere

Di questi giorni
che restano
voglio trattenere
solo te
Lasciar andare
un intero anno
sarebbe come
lasciar andare te
Per questo
rallento la sabbia
che scorre
nella clessidra
senza guardare
ciò che rimane
alle mie spalle
Continuando invece
a raccogliere sassi
e ciottoli dalla strada

Come l'acqua

Ma come hai fatto
a non accorgerti
che erano ali
quelle che hai
spezzato?
Non accetto più
la noncuranza
l'indifferenza
la piccolezza
Perdono me
dell'errore
ma non te
per la mancata
volontà di recuperare
Solo il silenzio
si farà pietra tombale
Risalirò il fiume
per arrivare
all'unica sorgente
di un'acqua trasparente
cristallina di tutto

venerdì 28 dicembre 2012

Le scelte



Tante erano le biforcazioni
e tutte le ho scelte sola
con mente e occhi aperti
Niente mi è appartenuto
e nulla mi definisce
talvolta ho sentito mani
allacciate attorno al collo
come a soffocare
Oggi mi sento di scegliere
il vento che strapazza
e lascia disordinate e sparse
le nuvole nell'ampio cielo
senza porsi domande
o dubbi che potrebbero
rendere torbida la voce

giovedì 27 dicembre 2012

Mente e cuore


Sovraffollamento mentale
e il cuore non è da meno
in un rumoroso attrito
che stanca a morte
Solo ascoltare e vedere
quelle onde del mare
che cullando rappacificano
L'ordine a volte diventa
una cattiva abitudine
di impossibile controllo
Mentre si sta benissimo
anche così, in silenzio
al centro totale del caos

Le mani


Un petalo dopo l'altro
sfoglio i giorni
come fossero corolla
Cerco di semplificare
anche le parole
per comprendere tutto
Ho dato senso ai fiori
al loro cambiamento
di colori e stagioni
senza che lo chiedessero
Ho condiviso il vento
a lui solo ho affidato
sogni un po' stropicciati
E alla fine della notte
ho trovato le mani
e la loro capacità
di essere sempre e solo
quello che sono
Un resistente filo
capace di toccare anime

venerdì 21 dicembre 2012

Disarmonie indotte


Faccio i conti
con i miei ristagni
disarmonie indotte
Non voglio sapere
come stai e perchè
solo tener lontano
Evitare quel gelo
che penetra
e tra le scapole
rimane sordo
Non sentire parola
o vedere atto
sull'inadeguatezza
dell'essere mio
Tutti lo siamo
e ci proviamo
a scavalcare
limiti e barriere
Faccio un atto di fede
verso me stessa
che mi salvi
e lasci candida
la mia anima
forse un po' ingenua
ma piena di luce

giovedì 20 dicembre 2012

Il quadro

Tiro tutti i fili a me
compongo forme
e le frammento
per arrivare al nodo
che lega insieme
trama e intreccio
Ma sconsolata
continuo a sbattere
sul non senso
che attanaglia
Come un muro
di dure pietre
che non lasciano
possibilità d'entrata
Non comprendere
il comune destino
è volersi ciechi
di fronte ai colori
che abitano il quadro

mercoledì 19 dicembre 2012

Dalla finestra


Se dalla mia finestra
vedessi il mare
il giorno sarebbe inizio
di un andare e venire
Se il cielo fosse immenso
un'azzurrissima volta
potrei respirare libera
E invece il bosco stringe
le sue intricate radici
le mischia di pensieri
come nodi tra i capelli
Allora qui restiamo
in una sempre attesa
del sole caldissimo
che squarci l'estate
e spinga in là lo sguardo
fino alla battigia
dove s'infrangono onde
da ascoltare attentamente
per potersi alfine nutrire

sabato 15 dicembre 2012

Estranei


Ma come si fa
a dirigere la mente
verso ignoti lidi?
Come scacciare
la distrazione
e quelle immagini
talmente violente
da togliere il fiato?
Come non sentirsi
perennemente estranei
ai giorni che scorrono
ai suoni steccati
ai giri armonici
incapaci in fondo
di essere tali?
Non voglio stare
esserci ancora
solo mischiarmi
a ciglia assonnate
e diventare sogno

L'ora di partire


Ma di tanto parlarsi addosso
che dovrebbe rimanere
se non l'eco di un vuoto
che è atavica mancanza
e deficienza del vivere?
Diventa sempre più difficile
trovare un senso che palesi
lo scopo d'essere qui
magari a fiato corto
per la fretta di arrivare
Quando non trovi posto
e tutti diventa solo
un lievissimo disagio
al centro dello stomaco
come una noia posata
forse è l'ora di partire
Sentire i passi allontanarsi
senza che nessuno
se ne accorga veramente
e così, in punta di piedi
andare e silenziosi sparire

giovedì 13 dicembre 2012

Amabili occhi


E' un cielo grigio questo
per anime vaganti
inconsapevoli del dove
Le guardo e mi accorgo
che qua e là spicca
il colore acceso e intenso
che da sempre cerco
Quello di un cuore
a volte stropicciato
ma capace di pulsare
e raccontare un mondo
La sottile differenza
che trasforma piano
l'emozione in sentimento
fa lucente lo sguardo
e quegli amabili occhi
così pieni di vita

martedì 11 dicembre 2012

Estirpare erbacce


Estirpare le erbacce
in questa alba triste
dove le dita invernali
sembrano scheletri
Soffre il prato d'erba
pur nel manto lucente
in attesa di corolle
che schiudano colori
Attraversare il dolore
come fosse un mare
in una barchetta di carta
Lasciarsi trasportare
dall'onda anomala
che diverge le rotte
sapendo che da sempre
il tempo è galantuomo

domenica 9 dicembre 2012

Un'estate da mordere


Voglio pensare solo
a quella calda mano
che posava carezze
come fosse sempre
un'estate da mordere
Voglio pensare al mare
all'onda che vaga
fino a infrangere spume
perchè conosce l'approdo
Voglio pensare al foglio
e ai disegni di china
che mi riportano là
dove voglio stare
Voglio pensare al mango
al succo di polpa
e a quel colore maturo
che mi porta via da qui
e libera mi lascia andare

venerdì 7 dicembre 2012

Manie di controllo


Allunghi le dita
e con esse il collo
rubi sillabe di altri
e le trasformi
A volte le usi così
nell'eterna illusione
di un controllo
che non esiste
se non nella mente
Manie della testa
che attenta si gira
a voler guardare
come se gli occhi
potessero possedere
anzichè assorbire
Sempre mi stanca
l'eterna competizione
verso un nulla
E quella vacuità
che stringi tra le mani
è il tuo baratro interiore
Lo stesso che tempo fa
ho chiuso in un cassetto

giovedì 6 dicembre 2012

Non chiedere


Quando c'è un muro
sbatterci è doloroso
in tutto il corpo dove
rimbomba l'eco ottusa
dell'incapacità all'ascolto
Sono maschere neutre
quelle che coprono volti
che non sanno dire
se non scialbe banalità
Non chiedere cose
che non potrei rivelare
non so perchè amo
quel mare e quei colori
i sorrisi e le canzoni
il caldo che scioglie i pori
e libera dai vestiti
Non ho risposte per te
ma quando arriverai
per entrare in casa mia
togliti le scarpe per favore
mi potresti ferire

mercoledì 5 dicembre 2012

Aggrappati


Con le unghie e con i denti
aggrappati a questa terra
all'ultima sua zolla
con le dita schiuse
in un urlo disperato
Così manteniamo stretti
quei sogni che respirano
di noi durante la notte
in una spirale d'ingiustizie
che fanno perder la calma
Facciamo loro strada
perchè possano continuare
a viverci in un sorriso
Talvolta senza volerlo
capita lungo il cammino
che qualcuno si accasci
in un cedere di ginocchia
e passi esausti del mondo

martedì 4 dicembre 2012

L'inganno


E' il piede che inciampa
grazie ad un sorriso distratto
senza curarsi del resto
del corpo che lo chiama
Si illude quel passo
fino a cadere nella buca
trappola di chi è incapace
di essere e vivere propri
Piccola stilla di dolore
come una goccia di pioggia
scivola sul vetro opaco
sembra quasi malinconia
Ma il freddo risveglia
e allontana quel torpore
che rallenta cammini
in un inganno per sempre
Lascio parlare la ragione
affinchè protegga il cuore
e mi volto per un attimo
riprendendo a respirare

sabato 1 dicembre 2012

Magia di fata


Un attimo perfetto
quello in cui la mente
arriva in aiuto al cuore
La sintonia del corpo
realizza l'unione
che l'equilibrio dà
Non sempre si viaggi
su un sottile filo di lama
che traccia il ghiaccio
di evoluzioni circolari
A volte basta un trucco
piccola magia di fata
e polvere di stelle
a rischiarare il cielo

Magia di fata


Un attimo perfetto
quello in cui la mente
arriva in aiuto al cuore
La sintonia del corpo
realizza l'unione
che l'equilibrio dà
Non sempre si viaggi
su un sottile filo di lama
che traccia il ghiaccio
di evoluzioni circolari
A volte basta un trucco
piccola magia di fata
e polvere di stelle
a rischiarare il cielo

Pigro autunno


Lasci cadere le foglie
questo pigro autunno
che vorrebbe torbide dita
mischiate nella pioggia
a confondere radici
La volontà dei passi
nulla potrà fermare
lo scorrere dei giorni
limpido farà l'inverno
e gli occhi si apriranno
in attesa di sole
Noi saremo ancora noi

giovedì 29 novembre 2012

Volersi bene

Linee orizzontali
e verticali
un segno
del volersi bene
giorno dopo giorno
Cambiare abitudini
per sottrarsi
definitivamente
ad un vizio circolare
di idea compressa
Così batto
l'ossessione compulsiva
della ricerca
che arriva al nulla
E mi sento libera
finalmente
da un pensiero
vanesia illusione
che si ritorce
e torna addosso
solo per soffocare

martedì 27 novembre 2012

Il male che senti

Contratture muscolari
come se il corpo
si ritirasse dal dolore
Una lotta inefficace
della trama di rabbia
che sale alla gola
Lascia scorrere allora
quel suono profondo
che si fa respiro
Senza più trattenere
se non quello che serve
Cammina a lungo
e muovi lenti i passi
assaporando calmo
la consistenza
di ogni piccolo gesto
E urla se ti va
col fiato va via
il male che senti
Fino all'alternarsi
di notte e giorno
in equilibrio perfetto

sabato 24 novembre 2012

Ruggine


Mi porto dietro
questo dolore
aggrappato
alle spalle
Morde e divora
da mesi ormai
Non ho voglia
di ascoltare
o vedere
di capire
Voglio solo
stare qui
seduta
in un gomitolo
di pensieri
Una manciata
di anni grevi
come ruggine
posata sulle cose
capaci di cambiare
anche il sorriso

venerdì 23 novembre 2012

E' una lacrima

Ma è una lacrima
quella che riga il viso?
Sì,lo è, proprio lei
che arriva inconsapevole
e scende fino al collo
e poi ancora più giù
Viaggia raminga e sola
contro l'indifferenza
mantello dei giorni
che cancella piccoli gesti
in favore di grandi proclami
Fermate ogni parola
perchè è nel silenzio
che il tocco della mano
si fa più significativo
E quando tace
anche le stelle tremano
impaurite da quel vuoto
che dimora in noi

giovedì 22 novembre 2012

Inquietudine esterna

Non ci capacitiamo
e allora ci ostiniamo
con azioni e parole
come se fosse possibile
cambiare ciò che non è
Fino all'ultimo convinti
che sia sempre il bene
l'orizzonte di tutti gli occhi
e il cuore, una porta
da varcare all'unisono
Se solo per un attimo
riuscissimo a trattenere
quel libero respiro
che tanto infastidisce
si aprirebbero anche i cieli
trasparenti e leggeri
Arriverò fino al mare
e sulla lingua di sabbia
camminerò fino a notte
facendo urlare i passi
fino a trapassare l'aria
Sarà lì che mi troverai
seduta sulla riva asciutta
ad ascoltare quel via vai
di onde susseguenti

mercoledì 21 novembre 2012

Tra tutte le cose

Tra tutte le cose
mi metto in disparte
e sto in un angolo
che sia abbastanza
stretto a contenere
Oroscopi e previsioni
cartomanti e maghi
che diano certezze
o solo orizzonti
da poter guardare
Me ne sto seduta
ad ascoltare calma
il battito del cuore
e il mio respiro
che allarga l'anima
Così dimentico le ore
quello che funziona
e quello che non va
per ritrovarmi poi
in un libero sentire
Scuse e invenzioni
proprio non valgono
un battito di ciglia

martedì 20 novembre 2012

Quello che non fu


Oggi voglio cominciare così
con tutto quello che non fu
e con il temo mai passato
Quell'assenza che sfoggia
il vuoto totale dell'anima
e non si fa mancanza
Stridono le unghie aggrappate
nello scivolar degli specchi
che allontanano le parole
E quelle scuse d'indolenza
pura pigrizia mentale
che ingiustificata avanza
Proiettare sull'altro le colpe
non ti salva dal tuo inferno
che è l'immagine riflessa
Ho chiuso tutto sotto alla lapide
per poter attraversare l'autunno
con un canto di foglie e di colori

venerdì 9 novembre 2012

Ladri di voci


Tu sei un ladro
che ruba incurante
la mia voce
Perchè non hai
parole
o forse solo cuore
ed una vita
che sia realmente tua
Temi il buio
e ogni angolo
che possa nascondere
qualche nemico
Pensi di averne
senza accorgerti
che quel riflesso
è proprio il tuo
Un viso asciutto
a volte scarno
di chi è incapace
di condividere
La gratitudine
è salvezza dall'ego
che quando è troppo
si fa deserto
d'arida desolazione

mercoledì 7 novembre 2012

Ricordo filogenetico


Guardami attentamente
sono sempre io
quella stessa anima
che un tempo accarezzavi
Eppure a volte l'occhio
si fa cieco a tutto
e più non riconosce
ciò che si somiglia
e unisce le distanze
L'ego sconfinato prevale
e tutto travolge in corsa
suoi sono scettro e corona
Invece basterebbe
un piccolo particolare
di una memoria distratta
un ricordo filogenetico
L'unico veramente capace
di far parlare il cuore
muscolo striato e involontario
silenzioso tessitore di vita
e respiro dei sogni

martedì 6 novembre 2012

Eppure

Eppure ti volevo bene
tra le sterpaglie assetate
e una punta di tristezza
Convinta di condividere
e che così sarebbe stato
nel cielo e nel mare
Perchè onde e nuvole
sono fatte per essere
e continuare a sognare
Ma cuore e mente
non sono stati creati
per stare insieme
E le parole dette
risultano diverse
tra scintille e numeri
Mai potrà l'emozione
farsi mero calcolo
piuttosto sentimento
Qualcosa che di certo
tu non potrai capire
e che per me sarà dolore

sabato 3 novembre 2012

L'idea di parola


Torna di nuovo
e mi rapisce i sogni
Come un forziere aperto
fa rivivere fantasmi
Una sillaba dopo
l'altra che salta
aggroviglia pensieri
Vorrei srotolare
la matassi di fili
come se fosse papiro
Ma è la mia scrittura
compagna di sempre
mi guarda e ride
perchè suoi sono
il giorno e la notte
Ed ogni passo è
solo un attimo in più
di una storia in divenire
che pesca dall'eterno
e va avanti all'infinito

venerdì 2 novembre 2012

Di spalle


Mi ci vuole tempo
e a volte insisto
su uno sguardo che
pare farsi umano
Ma basta una parola
mal pronunciata
che sveli l'arroganza
e io mi volto di spalle
e un piede avanti all'altro
per sempre me ne vado
Inutile discutere
se diverse partenze
arrivano ad approdi
che paiono distanti
Io cammino oltre
verso l'orizzonte
e più non ascolto
richiami per allodole

mercoledì 31 ottobre 2012

Soffio d'Anima


Chiamo a raccolta gli avi
quelli miei e del mondo
perchè indichino un percorso
in questi giorni di caos
dove impera il superfluo
pur se l'essenziale conta
Contraddizioni in termini
se tutti sono alla ricerca
di una vanesia apparizione
e non del soffio d'anima
che pervade la vita stessa
Chiamo quindi gli angeli
quelli di Cielo e di Terra
perchè mi aiutino
ad aprire gli occhi
e finalmente respirare
strappando le erbacce
affinchè emergano i fiori









sabato 27 ottobre 2012

Inquietudine

L'inquietudine avanza
con un passo solenne
come se urlasse
tra i silenzi adagiati
dei campi di grano
E quando tutto tace
la foglia cade lenta
dopo aver ceduto
tutto il suo colore
Cosa manca allora
perchè tutto sia
in perfetta quiete
di stelle fisse?
Se le stagioni
seguono i giorni
si poggiano le ore
come girovaghi
pensieri menestrelli
di ciò che è ingiusto
come un grido
che squarcia la pelle

venerdì 26 ottobre 2012

Nebbia


Accade così
in un attimo
ti volti
e non vedi più
se non la nebbia
Avvolge il grigio
come una sciarpa
mai troppo calda
piuttosto, triste
Quei cassetti
ancora chiusi
dalla polvere
e lettere nuove
Nessuno conosce
domani che sarà
ma sa dell'oggi
e della pioggia
che continua a cadere

giovedì 25 ottobre 2012

Seduzioni


L'occhio non vede
e distratto si posa
sull'immagine
senza accorgersi
del velo che cade
E quella frase
lasciata lì per caso
come un'amo
E' nella sospensione
che l'attimo coglie
il proprio senso
In una carezza
fatta di silenzio
dove solo la pelle
può la parola
Diventando urlo
nello schiudersi
dei pori assetati
che bevono l'altrui

mercoledì 24 ottobre 2012

In volo leggero

a Francesca

Siamo un niente
che intercorre
tra un battito di cuore
e uno di ciglia
E per questo dovremmo
vestirci al mattino
di un ampio sorriso
e non scendere
nella competitiva arena
per un applauso
senza nessun valore
Indossare uno sguardo
com'era il tuo
in volo leggero
e nelle parole
avere quelle ali
come di farfalla

sabato 20 ottobre 2012

Una treccia


Le tue carte
mischiate alle mie
documenti per te
mentre per me
speranze flebili
e giovani occhi
Non è così
che si cancella
la mancanza
o la vita che fu
Siamo uniti
in una treccia
di giorni
di nodi
di eventi
di cose
di fili comuni
che ci guardano
tessere una tela

Insofferenze


Immagini bucoliche
afferranno parole
e le svuotano
rivoltando il senso
per ridicole seduzioni
Nelle caselle bianche
stanno filosofie
che si dipanano
come fili d'altrove
Cinismi da bar
in caffè sorseggiati
che perdono profumo
Niente di vero
tutto virtuale
in frasi fatte
che più che porte
aprono gabbie
Prudono insofferenze
sullo schermo
piatto vuoto d'idee

martedì 16 ottobre 2012

Ritorno alla Terra


Ritorno alla Terra
materno punto d'appoggio
perenne approdo
che contiene paure
Nutrimento dell'anima
perfettamente centrata
che schiude zolle
profumate di muschio
Le dita intrecciano
spighe di papaveri
e ne fanno ali
per vaneggiare altrove
Ma quando l'ora
rabbuia il cielo
e lo copre di stelle
lievi torniamo
nella sua casa
per grandi sogni
e partenze mattutine

giovedì 11 ottobre 2012

L'illusione


Nel mio mondo di magia
tu non avresti possibilità
di essere e perciò ferire
Saresti una nuvola di fumo
grigio e denso, inerme
allontanato da uno schiocco
semplice muoversi di dita
Ti guardano le stelle
prima di girare altrove
lo sdegnato capo
mentre il cielo chiude
il coperchio dei ricordi
Nella vita reale invece
calchi la purpurea scena
con passo pesante
senza sapere in fondo
che altro non sei
se non un biologico incidente

venerdì 5 ottobre 2012

Sarebbe un sorriso


Se ti innamorassi
della mia anima
non sarebbe catena
ma risposta
Un frizzante ruscello
dal quale bere
e un bosco di radici
nel quale intricarsi
Sarebbe un sorriso
ad aprire il giorno
e un bacio
a chiudere la notte
fermando i sogni
nello stesso istante
in cui vengono
pronunciati
da abili mani
che sovente
indugiano in carezze

Il filo del ricordo


Non è ciniglia
piuttosto lino
questa vita che
prende pieghe
inaspettate
e troppo spesso
ineleganti
Alle porte sempre
in un agguato
costante
il disamore
mentre arrotoli
e srotoli il filo
dei ricordi
Senza cadere
nell'insidiosa
rete di ricami
di una consunta
e stanca memoria

giovedì 4 ottobre 2012

Ore senza tempo


E torno al mare
e alle sue spume
al susseguirsi d'onda
Avevo dimenticato
il lasciar scorrere
dell'acqua trasparente
che non si cura
di chi l'attraversa
Mi faccio conchiglia
per accogliere di nuovo
e abbandono lo scoglio
cu cui mi ero fatta pietra
perdendo identità
Torno anima
che viaggia un corpo
e ascolto il ritmo
l'andare e venire
di ore senza tempo

mercoledì 3 ottobre 2012

Dimenticare l'attimo


Cosa cambia lo sguardo
mantenendo il ricordo
come soave melodia?
Solfeggiando si posa
a recuperar note distratte
di un pentagramma antico
che dimentico di carezze
si chiude disordinato
Se nemmeno la musica
recupera gli armonici giri
e si sofferma in scale
come potrebbe il canto
trovare libero accesso
scivolando all'interno
di reconditi anfratti
Eppure danza l'anima
come se la memoria
fosse solo un attimo
tutto da dimenticare

martedì 2 ottobre 2012

Come un maglione


Il tuo profumo addosso
come un vento leggero
che passa e carezza
Morbida lana
che riscalda dal freddo
e richiama l'infanzia
Allora c'era un posto
dove sentirsi al sicuro
senza mattoni posati
nel fondo dell'anima
Erano solo giochi
di ginocchia sbucciate
e corse a perdifiato
Come un maglione
tornare a farsi nuvole
per disegnare il Cielo

giovedì 27 settembre 2012

Nel limbo

In un limbo tranquillo stanno sospesi i pensieri e mentre tutto tace intorno sento scorrere il respiro come sangue nelle vene Si rincorrono immagini in attimi forse attesi ma poco cercati Come può il corpo farsi così pesante se il cielo è limpido? Prende forma il passo ma il piede è stanco e stempera memorie Tutto dipende sempre da equilibri chimici che si fanno disordinati Basta poco in fondo a ricomporre il caos

sabato 22 settembre 2012

Risvegli

E mentre il silenzio si tace tutto si fa comprensione tornando al posto giusto La tua impossibilità di solo accedere alle radici dell'anima ti porta a mutare la cieca frustrazione in schiaffo manipolatore Così il mondo intero si fa illusione d'essenza incastro di menzogne che svelano falsità Addormentando i giorni sei rimasto a mani vuote mentre il bosco intorno è tornato a fiorire nel canto un po' stupito del ramingo pettirosso

venerdì 21 settembre 2012

Sipario aperto

Un arazzo spento sfilaccia memorie di giorni giocati e maschere neutre Si apre il sipario e forte la luce penetra pieghe svela segreti Puerili nascondigli di ruoli poco amati fanno buio ora per celare verità Così evidente è quello che appare diverso dall'essere forziere di tesori Quello che manca non è un'assenza o un nome di sabbia portato via dal vento Non sei certo tu vanesio palcoscenico che coglie applausi ma un cuore puro di silenzi respirato

mercoledì 19 settembre 2012

Immagini impresse

Allacciate alla retina
le immagini impresse
stanno in attesa
a diventar ricordi
In posizione scomoda
quasi fossero confusi
stracci dell'anima
le nuvole sparse
insinuano sogni
e desideri d'un giorno
Era primavera allora
in un tripudio di fiori
che non avevano forze
per raggiungere sguardi
Ora tornano fotografie
e languide forme
di colori sbiaditi
senza età nè sorriso

giovedì 13 settembre 2012

Impura bellezza

A volte è proprio lei
che ti prende
anima e corpo
Come se non fosse
solo apparenza
come se dietro
ad un ginocchio
quasi perfetto
ad uno sguardo serio
e al nodo del polso
ci fossero le stelle
Immaginiamo mondi
viaggi impossibili
di reciproci scambi
E lì appoggiamo
il nostro vivere
come se avessimo
il Tempo tra le mani
Pura illusione
che offusca l'anima
in un perpetuo modo
che è perdersi

martedì 4 settembre 2012

Fuori dal coro



Traccio una linea
che divida a metà
quel foglio bianco
Come se fosse
semplice sottolineatura
di una diversità
orgogliosa di se stessa
Poi con la china
disegno ogni assenza
e la mancanza di te
Mi alzo e vado
guardando la sedia
che è rimasta vuota
Mi porto dietro un sospiro
e una fotografia
senza fermare i ricordi
Tutto è come nuvola
che corre nel cielo
al ritmo del vento

sabato 1 settembre 2012

Già altrove

Si posa la mano
a cogliere il fiore
mentre lo sguardo
è già altrove
Andate e ritorni
come risacche
e pensieri marini
adagiati nell'onda
Sorge il giorno
nel sorrido di un'alba
ma è diverso
il suo apparire
E quel per sempre
lasciato lì
tra smozzicate parole
che mordono sogni
Ti volti a guardarmi
mentre te ne vai
e tra i tuoi denti
il mio nome stanco

mercoledì 29 agosto 2012

La sonnambula

Immersa fino al collo
nell'antica fontana
dove le pietre brillano
di un pallido sole
assente di memorie
Ma dove sono finiti
quegli occhi chiari
per i quali avrebbe
dato il suo cuore?
E la sua vita in cambio
di quel dolce sorriso
tra le spighe di grano
Ma gli occhi si fanno
distrazione perpetua
e tra i papaveri
tutto torna ad oscillare
come una piatta di lago
che non ha onde
nè segreti da celare

venerdì 24 agosto 2012

Moto continuo

Esistono ripetizioni tristi
come ombre lunari
che appiattiscono forme
Angoli ottusi dell'essere
incapaci di vedere
oltre il loro finito
In pieno contrasto
con l'espansione
che connette vite
Ma un orizzonte
per essere tale
si muove di continuo
E sposta il confine
della mutevole linea
Perchè ogni arrivo
sia solo un approdo
dal quale ripartire

mercoledì 22 agosto 2012

Punto e a capo

Di nuovo qui
ad ascoltare
con orecchio attento
quest'energia compressa
che sa di mare
Un'onda anomala
che tutto pervade
e sommerge
e parla di mani
sculture perfette
Il sale asciuga
ma l'acqua bagna
in un continuo
ossimoro di vita
che sa di noi
Innamorarsi, sempre
questo è ciò che conta

sabato 18 agosto 2012

Via da qui

Nel luogo
del non essere
ci si pavoneggia
con forti colori
e immagini rare
con parole abusate
Bisogna andare
via da qui
e tuffarsi di nuovo
nel carnale flusso
di una vita imperfetta
ma autentica

sabato 11 agosto 2012

Sincronicità

Stesso pensiero sparso
stessa emozione
di comuni passi
E quel tocco leggero
della sapiente mano
che si poggia come
fosse ala di farfalla
Non semplici orme
ma vere impronte
che fanno differenze
Chiedilo al vento
che gioca tra i capelli
cosa sia il Cielo
da sempre lo attraversa
Grande sintonia
di anime elette
baciate d'energia
mentre le dita fremono
della stessa idea

venerdì 10 agosto 2012

Malinconie marine

Prendo a morsi il cielo
come un respiro d'aria
e lascio che l'onda
mi arrivi all'anima
e la mescoli di colori
come carte tirate fuori
a casaccio dal mazzo
Appare dalla risacca
quella voce così soave
da cogliere al volo
come un sussurro
Aspetto l'arrivo di stelle
esprimendo qualcosa
di più di un semplice desiderio
e mentre le guardo
cadendo con loro
mi immergo nell'acqua
e nel suo profumo
come se fossi marea

mercoledì 8 agosto 2012

Fino al sogno

Fin dove arriva
quell'onda di mare
bagnata dal sole?
Sembra coprire tutto
tra le fiamme di luce
nell'espandersi di gocce
Ma è solo un grido
rimasto soffocato
che finalmente urla
Come una passione
a lungo trattenuta
che rompe l'argine
Stringi tra le mani
fogli accartocciati
di emozioni sospese
E poi mi guardi
come se io potessi
parlarti del vento
Di quel segreto unico
che indossano le ali
per arrivare al sogno

Ragnatele

Alla luce del sole
netta nelle forme
appare la tela
del ragno che tesse
Piccole gocce di
rugiada notturna
in lieta attesa
E tra le onde
sbattono convulse
le code di sirena
Il canto ammalia
ma non è tocco
capace di arrivare
alle profondità
Da quell'abisso
del nostro io
a volte confuso
si arriva al Cielo

Non è per

Non è per i miei occhi
che sanno parlare
nè per il mio sorriso
capace di illuminare
Nè per i miei passi
arrivati lontano
o i gesti che curano
come una danza
Non è per il soffio
che sa di buono
o per quel filo
che lasci lì
a penzolare
E allora cos'è?
Ma se non ami
le mie parole
come puoi
amare me?

martedì 7 agosto 2012

Scivolo via

Sfilaccia i sogni il Tempo
con quella sua mania
di essere sempre concreto
e riportare al limite
E quello iato compresso
diventa un volo interrotto
di variopinte farfalle
rinchiuse in una teca
Come non capire
che appassisce il fiore
se privato dell'acqua
e dei respiri di vita
Giorni ostinati e complici
di ladri notturni
incapaci di amare
mi rubano l'anima
Ma sono come l'onda
scivolo via....

venerdì 3 agosto 2012

Sarò farfalla

Distrarsi un attimo
vuol dire ricadere
all'interno del bello
e vederlo ovunque
Bucia come spina
di rosa appassita
la delusione sorda
a ogni richiamo
Il sapore dei ricordi
s'affida alla memoria
ma la speranza
quella no invece
Vive di sogni
proiezioni distorte
di desideri celati
alla pura ragione
Sarò farfalla allora
mi staccherò
dal cielo suolo
per volare più in alto

martedì 31 luglio 2012

L'epoca stanca

Ma quella melodia
lontana dagli occhi
da dove arriva?
I movimenti degli arti
solfeggiano come onde
mentre il cuore ritorna
in luoghi dove già fu
Una scarsa resistenza
al passare del tempo
induce a ripiegarsi
in lidi meravigliosi
che pacificano spiriti
Pagine sfogliate
fermano ogni moto
senza riempire a caso
i colossali vuoti
che rispecchiano
un'epoca stanca
di qualsiasi cosa

martedì 24 luglio 2012

Silenzi di parole

Parole a go go
scivolano nel bicchiere
come un cocktail
inutile orpello
di tensioni ingestibili
Lo strascico di stelle
è quello dei ricordi
che perde tono
nell'andare verso
A volte il silenzio
ha più senso
del lasciar precipitare
e sbiadisce
l'errore di valutazione
O forse è solo
che anche le note
volano via
senza lasciare traccia

domenica 22 luglio 2012

Ricordi

Si dipongono
come un percorso
e spingono
verso un dove
Alcuni hanno spine
altri sono morbidi
una carezza
che si fa petalo
Tra di loro trovi
consapevolezza
Per non ripetere
e andare avanti
E' lì di fronte
un orizzonte piano
guardalo bene
è un desiderio
una direzione
Seguilo
e respira piano

sabato 21 luglio 2012

Sovrani desideri

Dove finisce l'interesse
quel filo sottile
che tiene in piedi
l'arazzo multicolore
inizia l'era del vacuo
L'oscillare stanco
di un pendolo fermo
che vorrebbe ma non può
segnare i tempi
Fuggono le mani
da quello che cercavano
rifugiandosi nel buio
in un silenzio caldo
La notte stellata
è il regno dei sogni
dove emozioni e sensi
sono sovrani desideri
di incontrastate terre

mercoledì 23 maggio 2012

Farsi stelle

Ma quanto è difficile
tornare a farsi stelle
per brillare libere
senza faziosi orpelli
che appesantiscono
Dura trasformazione
da crisalide in farfalla
il corpo in cedimento
verso ali di cristallo
Ora però vai, è tardi
spicca il tuo volo
noi ti guarderemo
con il cuore tra le mani

venerdì 18 maggio 2012

Lo sguardo fiero

Lo sguardo fiero
di chi morde la vita
con grinta
E il cedimento
dei deboli vasi
che si sforzano
di trattenere sangue
Pochi mesi bastano
a cambiare le carte
disposte sul tavolo
Prego la parca
perchè sia clemente
e tagli quel filo
Morbida incoscienza
che ovatta il distacco
e dà modo a noi
di lasciarti andare

martedì 15 maggio 2012

Tutto rallenta

In un vortice di pensieri
tutto rallenta
soprattutto il respiro
a contrastare il tempo
Le inutili stupidità
di giorni che passano
come sciocchezze
che perdono senso
se rapportate al cielo
dove le stelle fuggiasche
rinnovano la vita
in esplose primavere
che inondano i fiori
Lacrime di pioggia
a consolare assenze
e spiriti futuri
che popoleranno
i ricordi di un amore

Bolla d'attese

Viviamo in una bolla d'attese
dove il tempo sembra fermo
ma inesorabilmente corre
Anni che si fanno pagine
da sfogliare delicatamente
in ricordi belli e brutti
momenti fragili e sofferenti
e giornate di volo leggero
E' come mangiare un'arancia
si toglie la buccia piano
e tutte le bianche venature
per poter assaporare la polpa
e nella memoria stanca
trattenere solo quella

Accarezzare il freddo

Se bastasse un pennello
prenderei quello di Van Gogh
per disegnarti un cielo di stelle
l'infinito approdo dell'anima
Il riposo di una mente
che ha tanto pensato soluzioni
e il respiro che sempre di manca
Un altro viaggio per il mondo
regalerei alla tua curiosità
per conoscere morbidezze
ad attenurare lo sguardo duro
e l'inflessibilità di una giustizia
che tanto ti ha fatto girare
e amare da chi hai sgridato
Ma non ho colori adatti
a questa tela sfilacciata
solo un paio di mani calde
ad accarezzare il freddo

martedì 8 maggio 2012

I baci con i pizzichi

Quei baci con i pizzichi
che sanno d'infanzia
e contrastano con forza
questo passaggio di dolore
Arrivo, sono qui
e ti accompagnerò
sostenendo quello sguardo
che sembra smarrito
Ci perdiamo tutti
in un bosco sofferente
e solo per un attimo
non sappiamo nulla
E così che ci si ritrova
lanciando in aria
una manciata di stelle
ricordi e desideri
ad illuminare i passi
d'un infinito cammino

sabato 28 aprile 2012

Parentesi di stelle

Ma alla fine
questa vita
che ci massacra
un colpo dopo l'altro
cos'è?
Una parentesi
di stelle raminghe
che cercano il fiume
energia che scorre
La senti sulle dita
quando tocchi corpi
e sogni i loro
desideri velati
Una favola
raccontata la sera
prima che il sonno
ci rubi la notte

martedì 24 aprile 2012

Statue d'argilla

Siamo statue d'argilla
che si sciolgono
al primo temporale
La grandine ci buca
e tra le fessure
tutto quel dolore
Ci rimodelliamo
esseri così duttili
quali siamo
Estremamente fragili
basta un colpo di vento
a sparpagliarci
Eppure con le mani
ritorniamo ad essere
materia statica
mossa solo dal tempo

lunedì 23 aprile 2012

Empatia

Sarà che non ricordo
un mattino senza
uno stanco risveglio
O forse solo l'empatia
che fa sentire mia
la tua grande fatica
ripropone il suo limite
all'infinito
Ho solo voglia
di chiudere gli occhi
cibarmi di sogni
sempre interrotti
dall'ansia che pensa
Circondarmi
del mio stesso silenzio
che renda la vita
senza soluzione di continuità

Le onde

Ci si allontana piano
fino al disamore
come se fosse difesa
a questo tiepido mondo
Un fulmine squarcia l'aria
e questo cielo che ignoriamo
e allora si parte inviaggio
alla ricerca dei giorni
Il tempo scivola via
come l'acqua del fiume
che non riesci a trattenere
e attraversa le dita
Sobbalza tra i sassi
e scavalca ogni ostacolo
perchè è più importante
arrivare al mare
e mischiandosi riposare
in un moto continuo
il tutt'uno delle onde

sabato 21 aprile 2012

Ti ho preso la mano

Ma come posso dirti
ciò che pesa sul cuore?
Piuttosto devo vestirmi
del mio miglior sorriso
per portare leggerezza
ai giorni che scorrono
come note distorte
di un disco che salta
Espandere la vita
connettermi col mondo
per carpire energia
e farne dono a te
Quella telefonata
è stata un presagio
ma ti ho preso la mano
stringendomi a te
per non lasciarti andare
Così voglio tenerti
finchè non farà buio

venerdì 20 aprile 2012

Più non sarà

E' sempre stato così
al bisogno arrivavi
con le giuste frasi
che ora si posano
nella mia voce
Altre volte t'imponevi
o almeno ci provavi
in interminabili
quanto inutili discussioni
Più non sarà
oggi si cambia
e mio è il
prendersi cura
Lo scherzo che distrae
e l'attenzione
solo per te
che ti sei fatto
piccolo
seduto sul divano

La strada

Contraddice il tempo
lo scivolare d'ore
in lentissima corsa
Sciogli un nodo
e subito nel pettine
ne arrivano altri
Ci si allena quindi
con un bel sorriso
per alleggerire giorni
che paiono massi
Ci si fa papaveri
pronti ad oscillare
ad ogni brezza
E se tra gli steli
appare una lacrima
è pura inutilità
Molto meglio è
vivere e medicare
i piedi feriti
perchè la strada
è ancora lunga

giovedì 19 aprile 2012

Farsi stelle

Una flebile speranza
quel tornare stelle
che vagano libere
nello spazio siderale
Polvere che brilla
ma più semplice
energia vitale
che esplode
che nasce
e muore
lasciando scia
con un sospiro
Forse un'illusione
ma è bello pensare
che un giorno
ci ritroveremo
fenici rinate
con le piume d'oro

Granito di dolore

La mano gelata
va in cerca di calore
tiepidi raggi solari
di vita in ripetizione
Un giorno alla volta
come cartoline spedite
o foto di un album
da sfogliare piano
per rallentare il tempo
Le impronte non sono
sulla flebile sabbia
a volte sono indelebili
tracce di un passaggio
e stanno comode
in sguardi altrui
Scolpisco somiglianze
in un granito di dolore
per non dimenticare

mercoledì 18 aprile 2012

Parole raccolte

Raccolgo parole per te
come se fossero
miracoloso antidoto
al veleno che divora
Ogni tanto però
le sillabe si incagliano
nelle piccole lacrime
che vegliano il sonno
Non sono brillanti
ma amare recisioni
di fiori dallo stelo
Ma quei petali sparsi
caduti sul selciato
faranno un tappeto
dove finalmente
potrai riposare

Un cuore grande

Solo un cuore grande
saprà accogliere
tutta la fallibilità
e il limite umano
La sofferenza
di non aver raggiunto
il centro del mandala
ci rende deboli
distratti da cose
talmente materiali
da non avere importanza
Ma se lasciato libero
il respiro
è la maniglia che
apre la porta
per arrivare alle stelle
http://reader.ilmiolibro.kataweb.it/v/784825/Quel_pezzo_di_cielo_che_ci_manca#!

Un sogno

Inganno il tempo
con riccioli di carta
che non sono
capricci nei capelli
ma idee per svagare
la mente dal dolore
Come un angelo
asciugo le ali
dalle lacrime
per riprendere
a volare
con qualche
piuma in meno
Sarò un sogno
una carezza
morbida e leggera
che riconoscerai
solo al risveglio

martedì 17 aprile 2012

Sarà l'amore

Chiedo aiuto al cielo
perchè possa guidare
la mia trasformazione
E per te sarò
un'onda di mare
una dolce risacca
che culla sogni
Ingannerò le fate
affinchè non rubino
il tuo respiro piccolo
e truccherò le carte
così che il tuo sonno
rimanga indisturbato
Sarà l'amore
a rendere leggero
ogni piccolo gesto
così che tu
non sia dolore
o rabbia di un affanno
Ma solo acqua
che sempre si trasforma

lunedì 16 aprile 2012

Sospensione

Non ho quattro giorni
per turismi da strapazzo
nè quattro ore per un volo
che non sia di Pindaro
Non voglio orologi
a scandire i minuti
lancette impazzite
che ammorbano l'aria
Tutto scorre comunque
sui visi intristiti
e su orgogli feriti
Sono le mie dita
a fermare il tempo
per godere i colori
di piccoli scherzi
ancora tanto forti
da strappare un sorriso
e fare di un abbraccio
una sospensione
un attimo eterno

venerdì 13 aprile 2012

Sarò presente

Il cuore si fa pesante
e se ne sta come un pendolo
stretto dietro lo sterno
Lo sguardo vorrebbe tanto
trattenere ciò che non può
e così vaga disperato
mentre un urlo sale
dalla bocca dello stomaco
e lì si ferma impietrito
Sono gli occhi a rompere
la finzione del non detto
mentre il silenzio
si riempie di rumori
che lacerano l'aria
Non c'è abbastanza tempo
per costruire castelli
dalle preziose architetture
Ma una cosa posso:
sarò presente
con tutto l'amore che ho

Sostanza di stelle

Il diaframma è
inizio e fine
di ogni cosa
ritmo del mondo
e del nostro cuore
Se è un sospiro
che ci crea
quello sarà
l'ultimo atto
che fermerà
il movimento
Mentre la vita
tornerà ad essere
sostanza di stelle

Malinconie lunari

Un triste giorno di pioggia
che fa avanzare lente
malinconie lunari
solide e piatte ombre
di luce riflessa
S'infilano nei crateri
le lacrime silenziose
mentre l'albero sente
il tagliare di radici
con un dolore profondo
Vorrei, direi, farei
non contano davvero
solo qui e ora col cuore
e con l'energia che posso
ad accogliere i domani
di qualsiasi materia
saranno fatti
e come si presenteranno

giovedì 12 aprile 2012

Inesorabile tempo

Compulsivamente gioco
per non scivolare
in un pensiero ritorto
che si aggroviglia
come spoletta sul telaio
Potessi prenderti la mano
e portarti nel bosco
a sentire il ritmo di foglie
e il frusciare di fronde
Potessi accompagnarti
in un luogo più sicuro
come se fosse tutto a posto
per poi lasciarti andare
Come quand'ero piccola
e tu proteggevi dal buio
sapendo che non c'erano
mostri in agguato per me
E ora guardami
nella mia armatura
che scintilla al sole
mentre sconfiggo il tempo
inesorabile e spietato

martedì 10 aprile 2012

Vite possibili

So che dovrei andare
ma mi ferma la mano
e allora resto e guardo
Se fossi un pittore
conoscerei ogni segreto
dei colori mischiati
forme e prospettive
sarebbero il mio pane
Se fossi un musicista
tutte le note sarebbero
ben strette nel pugno
Ma posso solo le parole
e con esse fare coriandoli
lanciati nel cielo
trafitto da un grido
Sono qui immobile
mentre la mente
distante si proietta
in infiniti viaggi
di vite possibili

sabato 7 aprile 2012

I ragazzi che si amano

I ragazzi che si amano
fanno paura a tutti
perchè inevitabilmente
sovvertono la logica
Emanano invidia
e ognuno vorrebbe
dividerli se potesse
Giocano e ridono
si baciano agli angoli
e alla luce del sole
E anche se il mondo
cerca di mettersi in mezzo
troppo stretto è
quel loro abbraccio
che ferma il tempo
e lo fa scorrere veloce
Meglio è godere
di quella luce
che è nei loro occhi
e che arriva dritta al cuore

venerdì 6 aprile 2012

http://reader.ilmiolibro.kataweb.it/v/535487/Per%20fortuna%20non%20ho%20commesso%20quel%20peccato#!

http://reader.ilmiolibro.kataweb.it/v/535487/Per%20fortuna%20non%20ho%20commesso%20quel%20peccato#!

Il respiro d'essere

Gli oggetti profumano
di passati remoti
e se li tocchi
ritrovi gli eventi
immagini storie
che hanno tarlato
quell'antico legno
Per annusare vite altrui
ci vuole la libertà
il respiro d'essere
che mai è apparire
Ma sotto questo cielo
strapparto ogni alone
e i veli dell'ombra
che condizionano
pareri e giudizi
ritrovi i particolari
piccoli angoli acuti
di un comune cammino

giovedì 5 aprile 2012

Cullare la notte

E' una nuova crepa
quella che spezza il cuore
Ti ricordi quando
mi leggevi di tata
o mi dicevi cose che
hanno lasciato segno
indelebili passi che
mi hanno camminato
Ora io non posso credere
a quel filo di voce
così sottile come
se quasi non fosse
Un anticipato autunno
sono questi giorni
più che speranza, attesa
di svelare segreti
mentre veglio il respiro
sapendo già che
sarà tanto difficile
cullare la tua notte

mercoledì 4 aprile 2012

Scelte

Scelgo i colori pastello
e immagini senza spigoli
per rilassare i muscoli
e i pensieri tendenti
alla distorsione sempre
Scelgo il mare dove
tuffarmi e lasciarmi
andare all'onda
che bacia la sabbia
Scelgo il gioco che
a molti pare infantile
ma che è grande maestro
dei fatti della vita
Scelgo il sorriso
che si apre franco
e butta alle spalle
ogni dolore ottuso
che sordo batte
dimentico del mondo

martedì 3 aprile 2012

Nel giardino fiorito

Ma come hai fatto
a non capire
che quel foglio
che hai stropicciato
gettato in un angolo
era un arcobaleno
pieno solo di vita?
Come hai fatto
a tagliare le rose
fino alla radice?
Un giorno forse
ti volterai indietro
e ancora allora
non capirai
che quello era
ciò di cui c'è bisogno
Il cielo che cade
nel giardino fiorito

lunedì 2 aprile 2012

Sfumature di luce

Quel cappio stretto
in fondo alla gola
sono solo lacrime
trattenute per anni
I nodi di un pettine
che si sciolgono
nella gioia vitale
del rinascere
dell'esserci di nuovo
qui e ora
Di poter giocare
per poter apprendere
di essere nei mille
colori che sbocciano
a primavera
Ad un certo punto
la mente rifiuta
ogni bianco e nero
che non sia semplice
sfumatura di luce

venerdì 30 marzo 2012

Passato

Non ti voltare indietro
o di sale ti trasformerai
triste statua che non può
raccontare la sua storia
Guarda oltre l'orizzonte
le risorse si trovano
le maniche si tirano su
e mentre cade la pioggia
i pensieri si laveranno
nelle gocce che disperdono
Non rispondere all'invito
di sirena che ti ammalia
solo per farti voltare
o vedrai le macerie
che hanno preceduto
quel dolore unico
che credevi solo tuo
Rilassa i muscoli ora
e respira piano fino
a sentirti un'unica cosa
con il cielo sopra te

Lo strumento

Coriandoli di sillabe
licenze che permettono
di piegare le parole
e modificarne perfino
quel suono di solito legato
alla rappresentazione
Riccioli manipolati
di un legno tarlato
e atmosfere vive
che evocano altre vie
Sensuali suggestioni
e ritorni d'onde
alleggerite d'anima
che potresti quasi
toccare con le mani
Voci che sussurrano
storie di ieri e di oggi
e penne posate sui fogli
che le raccontano
con naturali abilità
Ma alla fine
siamo solo uno strumento
da suonare a piene note

giovedì 29 marzo 2012

Assonanze

Le note che si adagiano
morbido e trasparente velo
che vorrebbe tanto stonare
come le parole simili
ma dal diverso suono
Un richiamo lontano
delle radici di bosco
che si toccano l'un l'altra
Rosso è il filo che unisce
e dove sembra stortura
la somiglianza è più forte
C'è sempre un punto d'incontro
tra ciò che diverso pare
è quello il magico nodo
in rinforzo dell'arazzo
dove trama e intreccio
si scoprono fratelli
di differenti percorsi
che tutti tornano
alle origini del mondo

mercoledì 28 marzo 2012

Una pennellata di colore

Cancellerò tutti i messaggi
con una pennellata di colore
e tu più non sarai
se non un vago ricordo
Pazientemente attendo
il giorno in cui
tutto sarà così definito
da non permettere più
alla cattiveria
di scompigliar capelli
e versioni che si fanno
venti distratti di pettegolezzo
Diventerai nero fondo
sempre più lontano
tanto da non sentir parola
che pronunciasti distorta
Tu, in un pozzo di memoria
da dove io guarderò
quel cielo ampio e terso
e festeggerò vestendomi
solo del mio sorriso

Come un aquilone

Ma cosa cerco
di trattenere,
ciò che non è
mai esistito?
Voglio che
il mio cuore
si trasformi
in coppa d'oro
che accoglie
ma lascia andare
Come un aquilone
saldo al suo filo
ma in volo perenne
così lascio scivolare
la mia anima
perchè sia libera
di essere

martedì 27 marzo 2012

Commiato

Quando la parca
taglia quel filo
si spezza un legame
e niente calma
quel fastidioso vuoto
che senti al centro
di un petto rimpianto
Avessi potuto dire
e chiedere parole
come un bimbo fa
con la propria madre
E quei momenti
tanto immaginati
non avranno mai
una possibilità
Lacera l'assenza
quanto la mancanza
Fai buon viaggio
amico mio...

sabato 24 marzo 2012

Il momento giusto

Bisogna saper aspettare
centellinare la pazienza
come vino nella broccca
Mai avere fretta
o la parola è tirata via
buttata lì a caso
Il giusto momento
è quando inizia a mancare
e ti domandi incerto
in quale angolo sia finita
Le storie rimangono
non sono subitanei
passaggi di una giornata
ma perenni pennellate
in una tela che è arazzo
Sono i fili colorati
che si intrecciano alla trama
per catturare sguardi attenti
di insaziabili lettori

venerdì 23 marzo 2012

Mi chiamo fuori

Voglio solo ascoltare
il vento che impazzisce
e guardare il cielo
e le sue nuvole
che girano e volano
Mi chiamo fuori
dalle logiche assurde
e dalle competizioni
Non comprendere
l'unicità della diversità
equivale a dirsi stolti
di un egogentrico mondo
fatto di cose apparenti
che di grande
porta solo il nome
Ma piccolo si definisce
nell'ostentar grandezza

Vento di Maestrale

Quando il cielo parla
devi solo ascoltarlo
chiudendo gli occhi
per concentrare in te
quel vento di Maestrale
che agita le fronde
posate vicino al mare
E' freddo ancora per poco
e presto farà spazio
a colori senza increspature
Tutto quel movimento
piccoli vortici di foglie
rimasugli di stagione
sono il cambiamento
che resiste agli ostacoli
L'aria frizzante solo è
carica d'energia segreta
e rende il passo
più veloce di quanto pare

giovedì 22 marzo 2012

Profumo di caffè

Mi faccio un caffè
godendo l'attimo
di soliltudine scomposta
finalmente in silenzio
Annuso il profumo
guardando la mia tazza
da sempre la preferita
Sono uguali i gesti
e questi minuti
attenti al bosco
e al suo frusciare
E' solo il mattino
che è cambiato
smettendo per sempre
abiti di schiavitù
Perciò mi crogiolo
e in pace ascolto
il ritmo del mio cuore

mercoledì 21 marzo 2012

Sono

Vado e vengo
come un'onda di mare
nella risacca di spume
amanti della sabbia
Inafferrabile acqua
mutaforme perenne
e quando credi
di averla stretta tra le dita
fugge di nuovo via
Come una carezza
che non si ferma
sul singolo poro
pur assaporandolo
O un respiro
che solo segue
il ritmo del mondo
senza mai mescolarsi
Così mi trasformo
e mi faccio oceano
in nessun luogo
e ovunque sono

Non essere più fiore

Di una vita intera
trascorsa nell'attesa
rimangono briciole
di dolore lacerante
Strappi nell'anima
e quella brutta sensazione
di non essere più fiore
che schiude corolle
affinchè il polline
possa accarezzarne petali
Perenni assenze in mancanza
fanno fuggire il pensiero
verso un'emozione
bella di giorno e di notte
da trattenere a denti stretti
fino all'ultimo spasmo
di questo povero cuore

martedì 20 marzo 2012

Espansione

Riamane quel nome
a ricordare inverni
mentre la primavera
irrome di fiori
Un'espansione vivace
di profumi e odori
e questa sempre ferrea
volontà della Terra
di trasformare
anche un ritorno
Scaccio il polline
con le mani unite
e come sempre
rimango
in quella zona
di confine e frontiera
dove tutto è possibile
se alle mie spalle
il mandorlo mi guarda

lunedì 19 marzo 2012

Pensiero libero

E' la mia casa
che torna al suo sorriso
prima della glaciazione
Prima di quel vento freddo
che l'ha attraversata
in uno sbattere d'imposte
e nell'umidità stagnante
che si è infilata tra i vetri
Sono parole che sgorgano
e fiori che si schiudono
mentre la primavera
ne annusa i colori
e spesso dimentica
lo sguardo torvo e muto
che aveva trasformato
in pietra anche l'usignolo
Perchè dovrei pagare
un conto sempre aperto?
Chiudo la porta invece
e ascolto le note
che circolano tra i muri
quelli che mi avevano rubato
scippando gli occhi della vita
Sono un pensiero libero
o una brezza marina
che arriva fino a te
sognando la tua anima

sabato 17 marzo 2012

Color seppia

Il color seppia
è quello del ricordo
di una fotografia
scatto del passato
Ma con la china
si fa corteccia di legno
ruvida al tatto
e perde il filo tessuto
dalle malinconie
Il pennino segue
delle parole i contorni
mentre il nodo del verso
si scioglie nel disegno
diventa nuova traccia
di un percorso vissuto
in piena autenticità

venerdì 16 marzo 2012

Con gli occhi chiusi

Niente ami sulla lenza
nè reti da pescatori
nessun artificio
o giochi un po' tristi
di equilibristi sul filo
Tra il bordo e il baratro
c'è solo un soffio
che fa la differenza
ma non riesce mai
a scacciare abitudini
cattive consigliere
Forse nel perduto
malinconico ieri
si ritrova il cercato
ma troppo tardi
ci si accorge di ciò
che le mani aperte
non hanno saputo cogliere
E di nuovo si cade
con gli occhi chiusi
nell'inconsapevole vuoto

giovedì 15 marzo 2012

Quel fiore


Quel fiore che cogliesti
come impalpabile cipria
m'è rimasto impresso
al centro del mio cuore
Fucsia, lilla e rosa
esplodevano di colori
nel morbido cespuglio
dove la tua mano
colse al volo la scelta
Ancor oggi e sempre
va innaffiato e curato
quel piccolo essere
inerme al mondo cupo
Fragile come il cristallo
o come ali spiegate
di variopinte farfalle
Così noi vibriamo d'aria
e come uccelli migratori
tremanti e delicati
nella penombra ci amiamo

Il bosco

Sa di muschio l'oblio
e coglie odore di umido
dove si intrecciano radici
E' caldo e tranquillo
come un respiro
ben calibrato
Solleva e abbassa
antiche zolle di terra
madre dimenticata
Nel bosco incantato
mi risveglio all'alba
e da un ramo parte
il mio gorgheggio
celebrazione di vita
Perchè chiudere il cuore
mentre il sole splende?
Tiepide dita raggiungono
anche gli angoli bui
dove si fa una festa
di ritrovata libertà

mercoledì 14 marzo 2012

Fioritura piena

Voglio tornare con gli occhi
alla tua mano di sabbia
e a quel mare lontano
che un incanto d'anime
Piccole tessere colorate
ceramica che cura il cuore
di un meraviglioso mosaico
che lentamente mi raccontavi
mentre io raccoglievo storie
E piano l'affanno si calmava
"tutto tornerà al suo posto"
mi ripetevi in un sorriso
Ho creduto al tuo sguardo
allontanando energicamente
ogni pensiero malato
che stava dentro da anni
immobile e muto
Così è ripreso il mio canto
che si posa su un ramo
aspettando la fioritura piena

martedì 13 marzo 2012

Il foglio orfano

Sotto l'architrave
se ne stava il foglio
orfano di assenze
e pieno di parole
Le macchie d'inchiostro
impavide resistevano
al passaggio temporale
mentre il cuore
cercava di trattenere
un'emozione
sbucciando arance
talmente amare
da non poter essere
nemmeno assaggiate
Estrema ratio
quella che salvò
la mano dall'incastro
liberando il volo
in un limpido cielo
senza nessun passato

sabato 10 marzo 2012

Quella mano

Ma quella mano
che indugia in carezze
di domanda mai
fin dove arrivi
il fondo dell'anima?
Ripassa ogni poro
come se fosse
una carta geografica
verso altri mondi
Esplora pieghe di pelle
come se viaggiasse
per strade non percorse
Ma quella mano
che parla nuove lingue
sconosciute ai più
sa degli sguardi
che arrivano al silenzio?
Sapranno quelle dita
cogliere increspature di mare?

venerdì 9 marzo 2012

Vecchie abitudini

E' il dito del piede
che rimane incagliato
nello spazio di ieri
Come uno scoglio
che non si cura
di essere schiaffeggiato
da un mare imperioso
Cambiare abitudine
al pensiero distratto
è rompere una catena
che tiene legati
Forse solo la sabbia
potrebbe attutire
il passo che avanza
e fare magici trucchi
affinchè gli occhi
si facciano capaci
di guardare altrove

La carta vincente

Girano in tondo le menzogne
come un mazzo di carte
dal quale scegliere
quella vincente
Arrivano con il vento
e te le ritrovi intorno
ad annoiare minuti
che vorresti spesi meglio
E' un gioco strano
dove non c'è vincitore
ma solo sconfitti
Ironico, inutile, inetto
come una giornata
buttata dentro al fuoco
pallida imitazione
di una passione vera
dove il sangue scorre
e il calore avanza
senza bisogno di bugie

giovedì 8 marzo 2012

Mai più

Prima o poi accadrà
e tu scivolerai nel fondo
come l'ultimo dei pensieri
Spero che non ricorderai
nè nome nè cognome
spero che la tua voce si rompa
ogni volta che proverai
a pronunciarlo ancora
Quel giorno sarò guarita
da ogni ferita e male
da ogni violenza
Non ci saranno ricordi
perchè la memoria
trattiene ciò che merita
selezionando accuratamente
tra la nostra stupidità
che evita di buttare via
Semplicemente
non sarai mai esistito

mercoledì 7 marzo 2012

Inconfutabile

Nodi tra i capelli
o tra i pensieri-sogni
che invadono spazi
Pianificazioni
di muschi silenziosi
che stanno tremuli
in attesa dell'ombra
dal manto protettivo
Un gioco di nuvole
nel cielo intenso
di azzurro solare
Corrono le idee
senza soluzioni
e il tuo respiro
che si fa mio
è un dato di fatto
Inconfutabile

Manipolazioni

Già, si tratta solo
di semplici
illusioni ottiche
che ti pregiudicano
però la vita
Col tempo si fanno
gabbia che soffoca
fino a dimenticarsi
a più non essere
Ti lasci scivolare
in una spirale
e le esagerazioni
sembrano la norma
Non puoi credere
agli atti assurdi
che di violenza cibano
le parole illogiche
La risposta arriva
come un'eco lontana:
"Del senno di poi
ne son piene le fosse"

martedì 6 marzo 2012

Strade di città


Appoggiato al muro stanco
quel piede fermo di passi
raccoglie il silenzio
e ne fa ghirlande
da donare amorevolmente
al colonnato che è via
dove passeggiano pensieri
E' un vento di chiaroscuri
che attraversa tutti noi
che ci sentiamo piccoli
perchè visti a distanza
come se fossimo solo
semplice sfondo della vita

La mia casa

Ho fatto spostare i mattoni
a creare gli spazi desiderati
mentre l'amore invadeva
anche gli angoli di luce
Ogni insignificante oggetto
aveva il suo posto
che lo rendeva importante
Fino al vento freddo
che ha scrostato i muri
e ingrigito le pareti
Una coltre profonda
di grigio fumo adagiato
ed eri tu quel sortilegio
Oggi apro nuove finestre
e lascio entrare l'aria
per danzare nuovamente
con i colori che ho scelto
come un sorriso franco
che si specchia sui vetri
arcobaleno dell'anima

venerdì 2 marzo 2012

Pause

Mi metto in pausa
non tra parentesi
solo in pausa
a riposare gli occhi
stanchi di lettere
da inventare
Non voglio leggere
nè scrivere oggi
voglio stare così
in pausa
a guardare ciò
che mi accade
ad ascoltar parole
prounciate da altri
senza creta
da plasmare
Solo con pensieri
lasciati sparsi e liberi
di vagare

Primavere


Non era il fior di pesco
che caricava l'aria
rendendola leggera
Ma quel cielo compatto
dove le nuvole
correvano veloci
Rigogliose le gemme
ci sorridevano
e tutto intorno sembrava
cantare solo di noi
S'abbracciavano i silenzi
senza dover spiegare
la voglia di star vicini
Assaporando passi
che ancora oggi
ci accompagnano lontano
dove le foglie degli alberi
diventano possibilità
senza nessuna fretta

giovedì 1 marzo 2012

In posizione scomoda

L'Io che emerge
non sempre per errore
è come un sorriso
in posizione scomoda
Ogni tanto
lo spazio si contrae
e toglie il respiro
per il coraggio
delle proprie idee
e non solo
Le regole dimenticate
di chi chiede
senza mai dare
continuano ad esistere
e il mondo a girare
Ci si parla addosso
senza sapersi ridere
quadno si è soli
con la propria voragine

mercoledì 29 febbraio 2012

Delle rose


(ad Annamaria)

Delle rose
non rimangono spine
ma solo petali rossi
carnalità vellutata
Un invito ai sensi
a togliersi le vesti
per adagiarsi mollemente
in un pensiero
e lì sostare
ascoltando il respiro
Farsi stelo e fiore
per essere colto
e annusato piano
Tuffarsi in quei colori
e lasciare che tutto sia
senza pretese
senza intenzioni
senza paura del domani

martedì 28 febbraio 2012

Immagine riflessa

Che vuol dire per te
che nulla lasci al caso
chiudere una porta?
Tu che hai ridisegnato
ogni contorno imperfetto
mentendo e inventando
una storia solo tua
Sostituisci pagine
di un patetico diario
per cancellare segni
di sofferenza procurata
Iperbole di pigrizia
la tua presunzione
che definisce ottusa
la più piccola parola
Forse si può mentire
nel buio della notte
ma alla luce del giorno
anche i ladri fuggono
dall'immagine riflessa

Scrittori e marinai

Alla fine anche noi
siamo persone normali
che amano la compagnia
e un bicchiere di rosso
senza volgarità
o forzature dell'essere
Amiamo viaggiare
perchè nel movimento
c'è la trasformazione
e la vita che urge
Non ci spaventa affato
il passaggio stagionale
o il passare del tempo
abbiamo memorie antiche
e nonostante tutto
sappiamo ancora respirare
mischiarci tra la gente
e follemente amare

lunedì 27 febbraio 2012

L'antico tappeto

Un tappeto persiano
male calpestato
dalla trama consunta
Lacero quel filo
che teneva insieme
anima e cuore
lasciato lì
a penzolare triste
Mani sapienti
e un passo leggero
questo ci voleva
per ravvivare i colori
recuperando il tessuto
di un racconto
abbandonato a metà
Doloroso è stato
rimanere sul telaio
ma sciolto quel nodo
la storia è ripartita
dall'antico splendore
dove si era fermata

sabato 25 febbraio 2012

Irraggiungibile

Così vorresti essere
e per questo ti ammanti
di una luce innaturale
Eterea e magica
a coprire lacerazione
e strappi del tempo
Come se l'asse
fosse invertibile
e non circolare
Non puoi nasconderti
bambina a cui sempre
mancano carezze
E ogni tanto capita
che il pubblico
nn ti basti
nè ti completi
Ma alla fine del verso
ciò che rimane è solo
la tua immensa
e solitaria disperazione

giovedì 23 febbraio 2012

Scrivere

Faccio trecce di racconti
come se modellassi il pane
con la stessa fragranza
e quel profumo invitante
da mordere al volo

Una manciata di sogni

Mi sciolgo tra le note
e il profumo di caffè
nel punto esatto in cui
so che potrei perdermi
Divento melodia
e lascio l'intero mondo
fuori dalla porta
Torno a sapori antichi
quelli di mia nonna
e delle grandi donne
della sua generazione
Ora sono puro spirito
mi scopro capace di volare
di oscillare come l'onda
fino a sentirmi
unica cosa col vento
Così ci si ritrova
rallentando il ritmo
gli occhi ben aperti
e una manciata di sogni
stretti nelle mani

mercoledì 22 febbraio 2012

Im-pressioni

Mangio colori a colazione
per diventare voce di sax
corposa e morbida
e far allegro il sorriso
Libero i miei spiriti
affinchè volino alto
e si riempiano di cielo
come alate farfalle
fragili forse al tatto
ma capaci di lontananze
che non conoscono confini
Con le mani disegno
facendo spazio al cuore
che fa tacere la mente
Mentre all'orizzonte
le sirene cantano
l'amore di ognuno di noi

martedì 21 febbraio 2012

Il mio viaggio


Mi siedo e guardo
attentamente osservo
ciò che non cambia
e intorno a me rimane
Seduta su uno scoglio
ascolto la voce del vento
che porta messaggi
e guardo il mare
profondità d'anima
che riluce del sole
pavoneggiandosi alla luna
Chiudo solo gli occhi
e più non sono qui
parto in un sogno
come se lo abitassi
E sento quella brezza
che fa così leggero
il mio pareo
e lo scompiglia
Quando la mente è libera
inizia il mio viaggio

Odore di muschio

Quel tocco della mano
che portava in sè il sapore
di un bosco che si schiude
come quella succosa mora
che cresceva tra i rovi
Odore di muschio
sulla pelle ambrata
mentre la sabbia
si faceva carezza
Caldo il sole steso
su ogni più piccolo poro
lasciava libera la mente
di vagare in ogni altrove
E' così che nascevano storie
come onde di mare
da cavalcare in sillabe
seguendo del suono il ritmo
Mentre quel vago senso
d'assenza si placava
adagiandosi nel buio

sabato 18 febbraio 2012

Attese

Aspetto che il papavero fiorisca
che si aprano i germogli oscuri
dei pensieri che stanno come
spighe di un campo di grano
in attesa di un caldo vento
che trascini il futuro altrove
Che il gelo faccia spazio
alla stagione di trasformazione
smetta le sue scheletriche dita
posate sulle cose addormentate
Nel viaggio circolare che alterna
andate a ritorni a terra
giorni e notti che cedono
i diversi desideri al cielo
Tutto mi pare ancora assopito
ma già pronto al risveglio
con un sorriso nuovo d'alba

venerdì 17 febbraio 2012

Innamorarsi


Una passione furente
quella del mare
che bacia la terra
vestendosi di colori
Sfumature di luce
illuminano onde
che mordono felici
Elettriche emozioni
pervadono l'aria
e quel cielo
tanto ampio
da contenere
l'acqua che cerca
di straripare
e invadere tutto
Mi fermo e ti guardo
tanto cercato
e finalmente amato

giovedì 16 febbraio 2012

Sillabe distorte

Lasciare scivolare
sulla pelle asciutta
sillabe distorte
E ricomporle
come fossero
un sapore antico
di caffè macinato
Tornano gli odori
e si mescolano
nei pori muschiati
Il pudore nel dire
scioglie le vesti
che cadono a terra
Pura nudità
di un'anima sola
che piano accarezza
tessuti setosi
Per incontrare
quel silenzio
che tutto fa tacere

mercoledì 15 febbraio 2012

Un giorno dopo l'altro

Come una calda coperta
ti stendi sulle cose
con il tuo tocco gentile
Il tepore delle tue mani
si fa sentire nei gesti
che sciolgono la neve
Avanza un sogno di mare
e sabbia da modellare
con i passi che faremo
Come dirti che
non vedo l'ora sia domani
per un altro giorno ancora
da vivere e attraversare
che sia una strada
brulicante di voci
che prendono forma
raccontando canzoni
Aspetto il buio quindi
l'attimo in cui
l'abbraccio si farà voce
e parlerà per me

martedì 14 febbraio 2012

Come una parca

Le forbici taglienti
tenute in mano
nella lunga attesa
di recidere quel filo
Come una parca
comodamente seduta
sull'orlo del precipizio
si guarda intorno
per scegliere un viso
così Penelope
spezza il legame
a denti stretti
e se ne va per sempre
senza voltarsi indietro
Ci sono giorni
in cui non puoi morire
devi rinascere
e immergerti nel flusso
in perpetuo movimento
che è la vita
posata nei tuoi occhi

lunedì 13 febbraio 2012

Sogni di mosaico


In perpetuo sogno
le tue mani sulle mie
nell'andare a venire
di un respiro amaranto
Piccole case colorate
sfilano negli occhi
e tutti i passi percorsi
tra le pietre e i libri
mentre l'onda sbatteva
invadendo la carreggiata
e bagnando il Malecon
L'antico sapore di calce
e la brezza che asciugava
pensieri che scivolavano via
Di fronte al mare
di nuovo noi
seduti sugli scogli
di storie salate
all'interno di un bar
dove i sedili di legno
erano dedicati a una donna
Suo è anche il battello
che ci portava lento
verso un'isola incantata
I miei occhi sono aperti
eppure continuo a dormire
Ora apri i tuoi...

venerdì 10 febbraio 2012

Furono le rose


Prima furono le rose
che recidesti a terra
e le mie attonite lacrime
che ti suscitavano sorrisi
Poi lentamente il resto
un pezzetto al giorno
fino a mortificare
il mio stesso sorriso
Ora mi dico inutile
ogni piccolo sforzo
di scelte mai mie
e vedo i miei occhi
tornati limpidi di luce
Attentamente guardo
i boccioli nuovi
e per quanto mi chieda
come ho fatto ieri
continuo a preferire
le rose che sono
il mio gioire d'oggi

giovedì 9 febbraio 2012

Passi di Tango

E' solo l'idea di
che ci rimane addosso
come sapiente pennellata
Quella che ci manca
e che sappiamo
proiezione mentale
Rimaniamo incatenati
di fronte allo squarcio
di luce che arriva
colpendoci dritti
E' il nostro cuore
che triste percepisce
una lacerazione
che solo la presenza
potrà cancellare
Che i nostri piedi
diventino sapienti
nel tracciare sicuri
quei passi di Tango

mercoledì 8 febbraio 2012

Di notte

E poi finalmente
arriva quel momento
in cui anche il silenzio
si tace di buio
e solo la pelle
respira calma
nel racconto interrotto
e subito ripreso
Spiragli di luce
accarezzano lievi
gli occhi in riposo
Il perpetuo ritrovarsi
in un abbraccio
placa la fame
dell'anima assetata
che culla sospiri
e scivola nel sonno

martedì 7 febbraio 2012

Avidità multipla

E c'è chi si rimangia
perfino le parole
di tutto affamato
come uno squalo
sempre in cerca
Scappano le prede
e nuotano nel mare
di un diveso colore
Avidità multipla
di ogni esistere
e di tutte le cose
che non sono tue
Come se potessi
mordicchiare il mondo
e tutto consumare
Rimarrai lì invece
a guardarti le mani
tristemente vuote
come il tuo sguardo

domenica 5 febbraio 2012

Addio

Scivola addosso
come l'olio
che gocciola
sulla pelle
e la lascia intatta
Quest'arroganza
specchio distorto
in cui riflesso non è
Provi e riprovi
con mano salda
a trascinarmi
in una confusioneù
solo tua
Io te la lascio
e me ne vado
volto le spalle
senza guardare
mai indietro
A te il podio
piedistallo prediletto
di illusioni
che ti fanno sordo
Soliloquio disperato
del tuo autistico
e piccolo mondo
tutto al passato

venerdì 3 febbraio 2012

Catarsi di neve


Potesse questa neve
pulire anche i sogni
da ogni impurità
che si insinua
come ripetizione
sbaglio mancato
di un errore commesso
Fiocco dopo fiocco
in una catarsi
gestita dal silenzio
che cade sulle cose
e le ricopre
Spazzare via
ogni abitudine
che fa stanchi
occhi e sguardi
L'aria pulita e fredda
ridà memorie
che parevano andate
trasforma i profili
li fa carezza d'ulivo
di bianco piegato

giovedì 2 febbraio 2012

Culla di mare


Un tappeto di nuvole
sparse a caso nel cielo
si tuffano in acqua
e diventano onde
di spume salate
bianche d'amore
Proprio lì ti ritrovo
respirto del mio
respiro affamato
e saliva della
mia saliva
Accarezzi leggero
la mia pelle
e la tua voce
allarga l'orizzonte
dove si placa
ogni inquietudine
Culla di mare
che proietti il mio
occhio verso l'altrove
dove solo si immagina
e il sogno si vive
palesato negli odori
e nei sapori forti
Tocco con mano sicura
quello che sei e sarai
e non mi capacito
di quanto tu sia
così gentile

mercoledì 1 febbraio 2012

Impronte sulla sabbia


Eccole, le vedo
le impronte sulla sabbia
come lasciati passi
Ed io decido di seguirle
per venirti a cercare
ritrovando il sapore
di giorni così lontani
ma ancora tanto vivi
Niente potrà fermarmi
dallo stendermi piano
sul bagnasciuga
per ascoltare la voce
d'un mare antico
che da secoli bacia la terra
E mentre mi guardi
io ti parlo e vedo
le tue mani
che delicate cantano
solo per me

martedì 31 gennaio 2012

Volo di sogno


C'è qulacosa che mi urge
e mi spinge a vagare
forse un semplice ricordo
di un mare molto salato
o un cielo così profondo
da tuffarci l'anima
E poi arriva all'improvviso
nell'immagine di una fotografia
quella lunga lingua di sabbia
e le onde tranquille
di una spiaggia amata
che bacia le nuvole
con quella leggerezza
che sento mia
e fortemente voglio
Essere parte di ciò che vedo
è così che mi trasformo
in un volo di sogno
capace di scaldare
sguardi ghiacciati di freddo

venerdì 27 gennaio 2012

Un attimo di danza


Scarpette accartocciate
disordinatamente tolte
sembrano fremere
tra morbide pieghe
che evocano forme
Vaporoso il tulle
emerge silenzioso
da chiaroscuri
L'attimo leggero
trattenuto dallo scatto
La danza è un volo
dove l'anima è
senza pesi nè pensieri
disegna figure
non chiama fantasmi
Libera attraversa
spazi immensi
e li dilata
riempiendoli di luce

giovedì 26 gennaio 2012

In Autunno

E' forse uno scherzo
una perversa ironia
pagare la salute
come se il corpo
furente si ribellasse
allo stato di quiete
In autunno
tutto si prepara
al grande freddo
in armonia di colori
Non in contrasto
con un meritato
e riflessivo riposo
In una manciata di anni
ci si trasforma
da quercia in radice
accartocciando giorni
come foglie cadute

La fragile trama

Eppure ti sento
ma così lontano
Come se fossi attento
alla crosta dell'essere
Distante dall'anima
che supera orizzonti
e non di dà pace
nella quotidianità
C'è ancora un filo
nella fragile trama
consumata dall'oggi
e strade percorse
di passi delusi
che s'attardano
oltre ogni notte
Vorrei con la mano
azzerare tutti i conti
e passeggiare piano
tra nuovi racconti

mercoledì 25 gennaio 2012

Incroci multipli

Vite in parallelo
come lingue d'asfalto
che si incrociano
ma senza scambi
Mareggiate d'anime
che inseguono onde
diventando spume
dolci e salate al tatto
Mi rifugio in quel cielo
e nella sua volta
nell'idea del mare
che impone silenzi
con una brezza leggera
E penso alla sabbia
al piede posato
per lasciar impronte
e alle mie donne
con tutto quel vivere
appeso alle spalle

martedì 24 gennaio 2012

Lettera

Scivola la penna
come una barca
al centro del mare
L'inchiostro blu
si dà forme
di un pomeriggio
o un attimo
così importante
dove la mente
al bisogno
si rifugia
Un foglio
una busta
e quel sapore
così buono...

Labirinti

Intricati percorsi
mai autentici
e visioni distorte
Non arriverà
quel giorno
in cui ritrovarsi
Il tuo e il mio
sono abissi distanti
troppo diversi
per una congiunzione
vitale di opposti
Ma io da qui
guardo le stelle
e desideri caduti
che non sono persi
Se vuoi toccarli
devi aprire gli occhi

venerdì 20 gennaio 2012

Alle porte della notte

Esistono sogni
che devono rimanere
alle porte della notte
perchè fastidiosi
Come un prurito
non li ricordi
ma si affacciano
e rimangono addosso
con quel vago senso
d'incompiuto
Da sempre il buio
è quella carezza lieve
dove si nascondono
gli amanti senza età
che chiedono al vento
solo nuvole leggere

giovedì 19 gennaio 2012

Un battito di ciglia

E in quel silenzio
cerco di noi
quella carezza
che morbida
non trovava fine
Potesse lo sguardo
posarsi ancora
al di là di tutto
dello spazio-tempo
che stringe lacci
e annoda eventi
Non sappiamo mai
veramente convivere
con la sospensione
cercando solo
un battito di ciglia
che ci confermi
il nostro esistere

mercoledì 18 gennaio 2012

Un'eco stemperata

Chissà se ti è servito
usare quel coltello
dalla lama tagliente
E le bugie ripetute
le illazioni cattive
quando la bocca
diceva
ma il corpo
non mentiva
tradendo il gioco
Una promessa
è una promessa
e ora il capo chino
manchi il bersaglio
E per quanto ci provi
il tuo risentimento
è diventato un'eco
nell'aria stemperata
Mentre tu sei
ciò che hai cercato
solo
E tale resterai

Tracciare paesaggi


C'è un aquilone
che vola leggero
ben saldo il filo
e la mano che
lo tiene
Mi sento così
come un campo
di rossi papaveri
che oscillano
e lasciano andare
i semi nel vento
Come una nuvola
che vaga libera
disegna contorni
di spazi alati
che si dipanano
tra i confini
Sento che è l'ora
di risvegliare
le mie chine
per tracciare paesaggi
e seguirne i contorni

sabato 14 gennaio 2012

L'ora buia della notte


Quel cielo leggero
fa rallentare il ritmo
dilata gli spazi
tra una nota e l'altra
E si fa molle il tempo
in uno scorrere distante
che disseziona il dolore
fino a farlo morire
Senza più cercare invano
il tuo respiro interiore
perchè lì è sempre stato
nell'ora buia della notte
quando gli abbracci
s'impongono caldi
Serpeggiano silenziosi
raccontando di tutto
Le stelle non hanno
bisogno di parole
senza fretta brillano
E ferme sui loro passi
tracciano Universi

venerdì 13 gennaio 2012

Impressioni

Maglie di reti
che aggrovigliano
e non pescano
Niente è mai
ciò che sembra
Un uomo ascolta
e appoggiato guarda
i filari di casa
che resistono
all'alba fredda
Ma è solo un sasso
e una tegola
dal contorno sbiadito
sapientemente capace
di ingannare l'occhio

giovedì 12 gennaio 2012

Un bacio rubato


Siamo solo ombre
che vagano in attesa
di un singolo gesto
che le riconosca
portandole alla luce
Basta un carezza
a trasformare in spume
le rocce salate
che sempre tocchiamo
A volte serve un angolo
contro cui appoggiarsi
per un bacio rubato
tra il porfido scolpito
memore di geometrie
quasi perfette
E tra una fuga e l'altra
fiorisce inaspettata
la tenerezza del mondo
E' questo
il segreto degli amanti

mercoledì 11 gennaio 2012

Sfiorare il Cielo

Ci sono parole
che ti scolpiscono
libri che ti forgiano
e autori che restano
attaccati allo sguardo
Al tuo, al mio
al nostro sentire
Come non pensare
allora di rinascere
e vagare per mondi
cogliendo dolcemente
le possibilità offerte
da universi paralleli?
Tuffarsi in occhi altrui
giù nel profondo
e così nuotare
fino a sfiorare il Cielo

mercoledì 4 gennaio 2012

Fermare il passo

Vengo da lontano
e ho camminato tanto
che i miei poveri piedi
sono feriti e scorticati
Strade piene di spine
e ciottoli appuntiti
cieli aperti al volo
e deserti assetati
di cuori aridi
Ho visto paradisi
senza poterli toccare
e provato gli inferni
dove il fuoco è freddo
Ora desidero solo
fermare il passo
e ben composta
respirare seduta
sul ritmo del diaframma
dove anche l'Universo
si dà finalmente pace

martedì 3 gennaio 2012

Paesaggi

E dunque scrivo
tuffo le mani nelle tasche
e ne tiro fuori parole
Le lascio scivolare
sul foglio bianco
e guardo lentamente
le macchie d'inchiostro
che prendono corpo
e forma di paesaggi
quelli della mia anima
Sono nature vive
che palpitano cuori
percorsi di passioni
che molli affondano
Subito dopo riemergono
dagli angoli più bui
per diventar emozioni
e sussurri lievi
di pindarici voli

lunedì 2 gennaio 2012

Vaga umanità


Così è
il mare d'inverno
come una teoria
di vaga umanità
Che compone
e scompone
la striscia di rena
onda dopo onda
Freddo e distante
s'avvicina a te
silenzioso di passi
Impronte lasciate
nel tempo
di scivolosa sabbia
dove si stringono
mani per sentire
più leggeri
i contrasti di luce
che si adagiano
sulle spalle
e le fanno stanche