Non ti voltare indietro
o di sale ti trasformerai
triste statua che non può
raccontare la sua storia
Guarda oltre l'orizzonte
le risorse si trovano
le maniche si tirano su
e mentre cade la pioggia
i pensieri si laveranno
nelle gocce che disperdono
Non rispondere all'invito
di sirena che ti ammalia
solo per farti voltare
o vedrai le macerie
che hanno preceduto
quel dolore unico
che credevi solo tuo
Rilassa i muscoli ora
e respira piano fino
a sentirti un'unica cosa
con il cielo sopra te
venerdì 30 marzo 2012
Lo strumento
Coriandoli di sillabe
licenze che permettono
di piegare le parole
e modificarne perfino
quel suono di solito legato
alla rappresentazione
Riccioli manipolati
di un legno tarlato
e atmosfere vive
che evocano altre vie
Sensuali suggestioni
e ritorni d'onde
alleggerite d'anima
che potresti quasi
toccare con le mani
Voci che sussurrano
storie di ieri e di oggi
e penne posate sui fogli
che le raccontano
con naturali abilità
Ma alla fine
siamo solo uno strumento
da suonare a piene note
licenze che permettono
di piegare le parole
e modificarne perfino
quel suono di solito legato
alla rappresentazione
Riccioli manipolati
di un legno tarlato
e atmosfere vive
che evocano altre vie
Sensuali suggestioni
e ritorni d'onde
alleggerite d'anima
che potresti quasi
toccare con le mani
Voci che sussurrano
storie di ieri e di oggi
e penne posate sui fogli
che le raccontano
con naturali abilità
Ma alla fine
siamo solo uno strumento
da suonare a piene note
giovedì 29 marzo 2012
Assonanze
Le note che si adagiano
morbido e trasparente velo
che vorrebbe tanto stonare
come le parole simili
ma dal diverso suono
Un richiamo lontano
delle radici di bosco
che si toccano l'un l'altra
Rosso è il filo che unisce
e dove sembra stortura
la somiglianza è più forte
C'è sempre un punto d'incontro
tra ciò che diverso pare
è quello il magico nodo
in rinforzo dell'arazzo
dove trama e intreccio
si scoprono fratelli
di differenti percorsi
che tutti tornano
alle origini del mondo
morbido e trasparente velo
che vorrebbe tanto stonare
come le parole simili
ma dal diverso suono
Un richiamo lontano
delle radici di bosco
che si toccano l'un l'altra
Rosso è il filo che unisce
e dove sembra stortura
la somiglianza è più forte
C'è sempre un punto d'incontro
tra ciò che diverso pare
è quello il magico nodo
in rinforzo dell'arazzo
dove trama e intreccio
si scoprono fratelli
di differenti percorsi
che tutti tornano
alle origini del mondo
mercoledì 28 marzo 2012
Una pennellata di colore
Cancellerò tutti i messaggi
con una pennellata di colore
e tu più non sarai
se non un vago ricordo
Pazientemente attendo
il giorno in cui
tutto sarà così definito
da non permettere più
alla cattiveria
di scompigliar capelli
e versioni che si fanno
venti distratti di pettegolezzo
Diventerai nero fondo
sempre più lontano
tanto da non sentir parola
che pronunciasti distorta
Tu, in un pozzo di memoria
da dove io guarderò
quel cielo ampio e terso
e festeggerò vestendomi
solo del mio sorriso
con una pennellata di colore
e tu più non sarai
se non un vago ricordo
Pazientemente attendo
il giorno in cui
tutto sarà così definito
da non permettere più
alla cattiveria
di scompigliar capelli
e versioni che si fanno
venti distratti di pettegolezzo
Diventerai nero fondo
sempre più lontano
tanto da non sentir parola
che pronunciasti distorta
Tu, in un pozzo di memoria
da dove io guarderò
quel cielo ampio e terso
e festeggerò vestendomi
solo del mio sorriso
Come un aquilone
Ma cosa cerco
di trattenere,
ciò che non è
mai esistito?
Voglio che
il mio cuore
si trasformi
in coppa d'oro
che accoglie
ma lascia andare
Come un aquilone
saldo al suo filo
ma in volo perenne
così lascio scivolare
la mia anima
perchè sia libera
di essere
di trattenere,
ciò che non è
mai esistito?
Voglio che
il mio cuore
si trasformi
in coppa d'oro
che accoglie
ma lascia andare
Come un aquilone
saldo al suo filo
ma in volo perenne
così lascio scivolare
la mia anima
perchè sia libera
di essere
martedì 27 marzo 2012
Commiato
Quando la parca
taglia quel filo
si spezza un legame
e niente calma
quel fastidioso vuoto
che senti al centro
di un petto rimpianto
Avessi potuto dire
e chiedere parole
come un bimbo fa
con la propria madre
E quei momenti
tanto immaginati
non avranno mai
una possibilità
Lacera l'assenza
quanto la mancanza
Fai buon viaggio
amico mio...
taglia quel filo
si spezza un legame
e niente calma
quel fastidioso vuoto
che senti al centro
di un petto rimpianto
Avessi potuto dire
e chiedere parole
come un bimbo fa
con la propria madre
E quei momenti
tanto immaginati
non avranno mai
una possibilità
Lacera l'assenza
quanto la mancanza
Fai buon viaggio
amico mio...
sabato 24 marzo 2012
Il momento giusto
Bisogna saper aspettare
centellinare la pazienza
come vino nella broccca
Mai avere fretta
o la parola è tirata via
buttata lì a caso
Il giusto momento
è quando inizia a mancare
e ti domandi incerto
in quale angolo sia finita
Le storie rimangono
non sono subitanei
passaggi di una giornata
ma perenni pennellate
in una tela che è arazzo
Sono i fili colorati
che si intrecciano alla trama
per catturare sguardi attenti
di insaziabili lettori
centellinare la pazienza
come vino nella broccca
Mai avere fretta
o la parola è tirata via
buttata lì a caso
Il giusto momento
è quando inizia a mancare
e ti domandi incerto
in quale angolo sia finita
Le storie rimangono
non sono subitanei
passaggi di una giornata
ma perenni pennellate
in una tela che è arazzo
Sono i fili colorati
che si intrecciano alla trama
per catturare sguardi attenti
di insaziabili lettori
venerdì 23 marzo 2012
Mi chiamo fuori
Voglio solo ascoltare
il vento che impazzisce
e guardare il cielo
e le sue nuvole
che girano e volano
Mi chiamo fuori
dalle logiche assurde
e dalle competizioni
Non comprendere
l'unicità della diversità
equivale a dirsi stolti
di un egogentrico mondo
fatto di cose apparenti
che di grande
porta solo il nome
Ma piccolo si definisce
nell'ostentar grandezza
il vento che impazzisce
e guardare il cielo
e le sue nuvole
che girano e volano
Mi chiamo fuori
dalle logiche assurde
e dalle competizioni
Non comprendere
l'unicità della diversità
equivale a dirsi stolti
di un egogentrico mondo
fatto di cose apparenti
che di grande
porta solo il nome
Ma piccolo si definisce
nell'ostentar grandezza
Vento di Maestrale
Quando il cielo parla
devi solo ascoltarlo
chiudendo gli occhi
per concentrare in te
quel vento di Maestrale
che agita le fronde
posate vicino al mare
E' freddo ancora per poco
e presto farà spazio
a colori senza increspature
Tutto quel movimento
piccoli vortici di foglie
rimasugli di stagione
sono il cambiamento
che resiste agli ostacoli
L'aria frizzante solo è
carica d'energia segreta
e rende il passo
più veloce di quanto pare
devi solo ascoltarlo
chiudendo gli occhi
per concentrare in te
quel vento di Maestrale
che agita le fronde
posate vicino al mare
E' freddo ancora per poco
e presto farà spazio
a colori senza increspature
Tutto quel movimento
piccoli vortici di foglie
rimasugli di stagione
sono il cambiamento
che resiste agli ostacoli
L'aria frizzante solo è
carica d'energia segreta
e rende il passo
più veloce di quanto pare
giovedì 22 marzo 2012
Profumo di caffè
Mi faccio un caffè
godendo l'attimo
di soliltudine scomposta
finalmente in silenzio
Annuso il profumo
guardando la mia tazza
da sempre la preferita
Sono uguali i gesti
e questi minuti
attenti al bosco
e al suo frusciare
E' solo il mattino
che è cambiato
smettendo per sempre
abiti di schiavitù
Perciò mi crogiolo
e in pace ascolto
il ritmo del mio cuore
godendo l'attimo
di soliltudine scomposta
finalmente in silenzio
Annuso il profumo
guardando la mia tazza
da sempre la preferita
Sono uguali i gesti
e questi minuti
attenti al bosco
e al suo frusciare
E' solo il mattino
che è cambiato
smettendo per sempre
abiti di schiavitù
Perciò mi crogiolo
e in pace ascolto
il ritmo del mio cuore
mercoledì 21 marzo 2012
Sono
Vado e vengo
come un'onda di mare
nella risacca di spume
amanti della sabbia
Inafferrabile acqua
mutaforme perenne
e quando credi
di averla stretta tra le dita
fugge di nuovo via
Come una carezza
che non si ferma
sul singolo poro
pur assaporandolo
O un respiro
che solo segue
il ritmo del mondo
senza mai mescolarsi
Così mi trasformo
e mi faccio oceano
in nessun luogo
e ovunque sono
come un'onda di mare
nella risacca di spume
amanti della sabbia
Inafferrabile acqua
mutaforme perenne
e quando credi
di averla stretta tra le dita
fugge di nuovo via
Come una carezza
che non si ferma
sul singolo poro
pur assaporandolo
O un respiro
che solo segue
il ritmo del mondo
senza mai mescolarsi
Così mi trasformo
e mi faccio oceano
in nessun luogo
e ovunque sono
Non essere più fiore
Di una vita intera
trascorsa nell'attesa
rimangono briciole
di dolore lacerante
Strappi nell'anima
e quella brutta sensazione
di non essere più fiore
che schiude corolle
affinchè il polline
possa accarezzarne petali
Perenni assenze in mancanza
fanno fuggire il pensiero
verso un'emozione
bella di giorno e di notte
da trattenere a denti stretti
fino all'ultimo spasmo
di questo povero cuore
trascorsa nell'attesa
rimangono briciole
di dolore lacerante
Strappi nell'anima
e quella brutta sensazione
di non essere più fiore
che schiude corolle
affinchè il polline
possa accarezzarne petali
Perenni assenze in mancanza
fanno fuggire il pensiero
verso un'emozione
bella di giorno e di notte
da trattenere a denti stretti
fino all'ultimo spasmo
di questo povero cuore
martedì 20 marzo 2012
Espansione
Riamane quel nome
a ricordare inverni
mentre la primavera
irrome di fiori
Un'espansione vivace
di profumi e odori
e questa sempre ferrea
volontà della Terra
di trasformare
anche un ritorno
Scaccio il polline
con le mani unite
e come sempre
rimango
in quella zona
di confine e frontiera
dove tutto è possibile
se alle mie spalle
il mandorlo mi guarda
a ricordare inverni
mentre la primavera
irrome di fiori
Un'espansione vivace
di profumi e odori
e questa sempre ferrea
volontà della Terra
di trasformare
anche un ritorno
Scaccio il polline
con le mani unite
e come sempre
rimango
in quella zona
di confine e frontiera
dove tutto è possibile
se alle mie spalle
il mandorlo mi guarda
lunedì 19 marzo 2012
Pensiero libero
E' la mia casa
che torna al suo sorriso
prima della glaciazione
Prima di quel vento freddo
che l'ha attraversata
in uno sbattere d'imposte
e nell'umidità stagnante
che si è infilata tra i vetri
Sono parole che sgorgano
e fiori che si schiudono
mentre la primavera
ne annusa i colori
e spesso dimentica
lo sguardo torvo e muto
che aveva trasformato
in pietra anche l'usignolo
Perchè dovrei pagare
un conto sempre aperto?
Chiudo la porta invece
e ascolto le note
che circolano tra i muri
quelli che mi avevano rubato
scippando gli occhi della vita
Sono un pensiero libero
o una brezza marina
che arriva fino a te
sognando la tua anima
che torna al suo sorriso
prima della glaciazione
Prima di quel vento freddo
che l'ha attraversata
in uno sbattere d'imposte
e nell'umidità stagnante
che si è infilata tra i vetri
Sono parole che sgorgano
e fiori che si schiudono
mentre la primavera
ne annusa i colori
e spesso dimentica
lo sguardo torvo e muto
che aveva trasformato
in pietra anche l'usignolo
Perchè dovrei pagare
un conto sempre aperto?
Chiudo la porta invece
e ascolto le note
che circolano tra i muri
quelli che mi avevano rubato
scippando gli occhi della vita
Sono un pensiero libero
o una brezza marina
che arriva fino a te
sognando la tua anima
sabato 17 marzo 2012
Color seppia
Il color seppia
è quello del ricordo
di una fotografia
scatto del passato
Ma con la china
si fa corteccia di legno
ruvida al tatto
e perde il filo tessuto
dalle malinconie
Il pennino segue
delle parole i contorni
mentre il nodo del verso
si scioglie nel disegno
diventa nuova traccia
di un percorso vissuto
in piena autenticità
è quello del ricordo
di una fotografia
scatto del passato
Ma con la china
si fa corteccia di legno
ruvida al tatto
e perde il filo tessuto
dalle malinconie
Il pennino segue
delle parole i contorni
mentre il nodo del verso
si scioglie nel disegno
diventa nuova traccia
di un percorso vissuto
in piena autenticità
venerdì 16 marzo 2012
Con gli occhi chiusi
Niente ami sulla lenza
nè reti da pescatori
nessun artificio
o giochi un po' tristi
di equilibristi sul filo
Tra il bordo e il baratro
c'è solo un soffio
che fa la differenza
ma non riesce mai
a scacciare abitudini
cattive consigliere
Forse nel perduto
malinconico ieri
si ritrova il cercato
ma troppo tardi
ci si accorge di ciò
che le mani aperte
non hanno saputo cogliere
E di nuovo si cade
con gli occhi chiusi
nell'inconsapevole vuoto
nè reti da pescatori
nessun artificio
o giochi un po' tristi
di equilibristi sul filo
Tra il bordo e il baratro
c'è solo un soffio
che fa la differenza
ma non riesce mai
a scacciare abitudini
cattive consigliere
Forse nel perduto
malinconico ieri
si ritrova il cercato
ma troppo tardi
ci si accorge di ciò
che le mani aperte
non hanno saputo cogliere
E di nuovo si cade
con gli occhi chiusi
nell'inconsapevole vuoto
giovedì 15 marzo 2012
Quel fiore
Quel fiore che cogliesti
come impalpabile cipria
m'è rimasto impresso
al centro del mio cuore
Fucsia, lilla e rosa
esplodevano di colori
nel morbido cespuglio
dove la tua mano
colse al volo la scelta
Ancor oggi e sempre
va innaffiato e curato
quel piccolo essere
inerme al mondo cupo
Fragile come il cristallo
o come ali spiegate
di variopinte farfalle
Così noi vibriamo d'aria
e come uccelli migratori
tremanti e delicati
nella penombra ci amiamo
Il bosco
Sa di muschio l'oblio
e coglie odore di umido
dove si intrecciano radici
E' caldo e tranquillo
come un respiro
ben calibrato
Solleva e abbassa
antiche zolle di terra
madre dimenticata
Nel bosco incantato
mi risveglio all'alba
e da un ramo parte
il mio gorgheggio
celebrazione di vita
Perchè chiudere il cuore
mentre il sole splende?
Tiepide dita raggiungono
anche gli angoli bui
dove si fa una festa
di ritrovata libertà
e coglie odore di umido
dove si intrecciano radici
E' caldo e tranquillo
come un respiro
ben calibrato
Solleva e abbassa
antiche zolle di terra
madre dimenticata
Nel bosco incantato
mi risveglio all'alba
e da un ramo parte
il mio gorgheggio
celebrazione di vita
Perchè chiudere il cuore
mentre il sole splende?
Tiepide dita raggiungono
anche gli angoli bui
dove si fa una festa
di ritrovata libertà
mercoledì 14 marzo 2012
Fioritura piena
Voglio tornare con gli occhi
alla tua mano di sabbia
e a quel mare lontano
che un incanto d'anime
Piccole tessere colorate
ceramica che cura il cuore
di un meraviglioso mosaico
che lentamente mi raccontavi
mentre io raccoglievo storie
E piano l'affanno si calmava
"tutto tornerà al suo posto"
mi ripetevi in un sorriso
Ho creduto al tuo sguardo
allontanando energicamente
ogni pensiero malato
che stava dentro da anni
immobile e muto
Così è ripreso il mio canto
che si posa su un ramo
aspettando la fioritura piena
alla tua mano di sabbia
e a quel mare lontano
che un incanto d'anime
Piccole tessere colorate
ceramica che cura il cuore
di un meraviglioso mosaico
che lentamente mi raccontavi
mentre io raccoglievo storie
E piano l'affanno si calmava
"tutto tornerà al suo posto"
mi ripetevi in un sorriso
Ho creduto al tuo sguardo
allontanando energicamente
ogni pensiero malato
che stava dentro da anni
immobile e muto
Così è ripreso il mio canto
che si posa su un ramo
aspettando la fioritura piena
martedì 13 marzo 2012
Il foglio orfano
Sotto l'architrave
se ne stava il foglio
orfano di assenze
e pieno di parole
Le macchie d'inchiostro
impavide resistevano
al passaggio temporale
mentre il cuore
cercava di trattenere
un'emozione
sbucciando arance
talmente amare
da non poter essere
nemmeno assaggiate
Estrema ratio
quella che salvò
la mano dall'incastro
liberando il volo
in un limpido cielo
senza nessun passato
se ne stava il foglio
orfano di assenze
e pieno di parole
Le macchie d'inchiostro
impavide resistevano
al passaggio temporale
mentre il cuore
cercava di trattenere
un'emozione
sbucciando arance
talmente amare
da non poter essere
nemmeno assaggiate
Estrema ratio
quella che salvò
la mano dall'incastro
liberando il volo
in un limpido cielo
senza nessun passato
sabato 10 marzo 2012
Quella mano
Ma quella mano
che indugia in carezze
di domanda mai
fin dove arrivi
il fondo dell'anima?
Ripassa ogni poro
come se fosse
una carta geografica
verso altri mondi
Esplora pieghe di pelle
come se viaggiasse
per strade non percorse
Ma quella mano
che parla nuove lingue
sconosciute ai più
sa degli sguardi
che arrivano al silenzio?
Sapranno quelle dita
cogliere increspature di mare?
che indugia in carezze
di domanda mai
fin dove arrivi
il fondo dell'anima?
Ripassa ogni poro
come se fosse
una carta geografica
verso altri mondi
Esplora pieghe di pelle
come se viaggiasse
per strade non percorse
Ma quella mano
che parla nuove lingue
sconosciute ai più
sa degli sguardi
che arrivano al silenzio?
Sapranno quelle dita
cogliere increspature di mare?
venerdì 9 marzo 2012
Vecchie abitudini
E' il dito del piede
che rimane incagliato
nello spazio di ieri
Come uno scoglio
che non si cura
di essere schiaffeggiato
da un mare imperioso
Cambiare abitudine
al pensiero distratto
è rompere una catena
che tiene legati
Forse solo la sabbia
potrebbe attutire
il passo che avanza
e fare magici trucchi
affinchè gli occhi
si facciano capaci
di guardare altrove
che rimane incagliato
nello spazio di ieri
Come uno scoglio
che non si cura
di essere schiaffeggiato
da un mare imperioso
Cambiare abitudine
al pensiero distratto
è rompere una catena
che tiene legati
Forse solo la sabbia
potrebbe attutire
il passo che avanza
e fare magici trucchi
affinchè gli occhi
si facciano capaci
di guardare altrove
La carta vincente
Girano in tondo le menzogne
come un mazzo di carte
dal quale scegliere
quella vincente
Arrivano con il vento
e te le ritrovi intorno
ad annoiare minuti
che vorresti spesi meglio
E' un gioco strano
dove non c'è vincitore
ma solo sconfitti
Ironico, inutile, inetto
come una giornata
buttata dentro al fuoco
pallida imitazione
di una passione vera
dove il sangue scorre
e il calore avanza
senza bisogno di bugie
come un mazzo di carte
dal quale scegliere
quella vincente
Arrivano con il vento
e te le ritrovi intorno
ad annoiare minuti
che vorresti spesi meglio
E' un gioco strano
dove non c'è vincitore
ma solo sconfitti
Ironico, inutile, inetto
come una giornata
buttata dentro al fuoco
pallida imitazione
di una passione vera
dove il sangue scorre
e il calore avanza
senza bisogno di bugie
giovedì 8 marzo 2012
Mai più
Prima o poi accadrà
e tu scivolerai nel fondo
come l'ultimo dei pensieri
Spero che non ricorderai
nè nome nè cognome
spero che la tua voce si rompa
ogni volta che proverai
a pronunciarlo ancora
Quel giorno sarò guarita
da ogni ferita e male
da ogni violenza
Non ci saranno ricordi
perchè la memoria
trattiene ciò che merita
selezionando accuratamente
tra la nostra stupidità
che evita di buttare via
Semplicemente
non sarai mai esistito
e tu scivolerai nel fondo
come l'ultimo dei pensieri
Spero che non ricorderai
nè nome nè cognome
spero che la tua voce si rompa
ogni volta che proverai
a pronunciarlo ancora
Quel giorno sarò guarita
da ogni ferita e male
da ogni violenza
Non ci saranno ricordi
perchè la memoria
trattiene ciò che merita
selezionando accuratamente
tra la nostra stupidità
che evita di buttare via
Semplicemente
non sarai mai esistito
mercoledì 7 marzo 2012
Inconfutabile
Nodi tra i capelli
o tra i pensieri-sogni
che invadono spazi
Pianificazioni
di muschi silenziosi
che stanno tremuli
in attesa dell'ombra
dal manto protettivo
Un gioco di nuvole
nel cielo intenso
di azzurro solare
Corrono le idee
senza soluzioni
e il tuo respiro
che si fa mio
è un dato di fatto
Inconfutabile
o tra i pensieri-sogni
che invadono spazi
Pianificazioni
di muschi silenziosi
che stanno tremuli
in attesa dell'ombra
dal manto protettivo
Un gioco di nuvole
nel cielo intenso
di azzurro solare
Corrono le idee
senza soluzioni
e il tuo respiro
che si fa mio
è un dato di fatto
Inconfutabile
Manipolazioni
Già, si tratta solo
di semplici
illusioni ottiche
che ti pregiudicano
però la vita
Col tempo si fanno
gabbia che soffoca
fino a dimenticarsi
a più non essere
Ti lasci scivolare
in una spirale
e le esagerazioni
sembrano la norma
Non puoi credere
agli atti assurdi
che di violenza cibano
le parole illogiche
La risposta arriva
come un'eco lontana:
"Del senno di poi
ne son piene le fosse"
di semplici
illusioni ottiche
che ti pregiudicano
però la vita
Col tempo si fanno
gabbia che soffoca
fino a dimenticarsi
a più non essere
Ti lasci scivolare
in una spirale
e le esagerazioni
sembrano la norma
Non puoi credere
agli atti assurdi
che di violenza cibano
le parole illogiche
La risposta arriva
come un'eco lontana:
"Del senno di poi
ne son piene le fosse"
martedì 6 marzo 2012
Strade di città
Appoggiato al muro stanco
quel piede fermo di passi
raccoglie il silenzio
e ne fa ghirlande
da donare amorevolmente
al colonnato che è via
dove passeggiano pensieri
E' un vento di chiaroscuri
che attraversa tutti noi
che ci sentiamo piccoli
perchè visti a distanza
come se fossimo solo
semplice sfondo della vita
La mia casa
Ho fatto spostare i mattoni
a creare gli spazi desiderati
mentre l'amore invadeva
anche gli angoli di luce
Ogni insignificante oggetto
aveva il suo posto
che lo rendeva importante
Fino al vento freddo
che ha scrostato i muri
e ingrigito le pareti
Una coltre profonda
di grigio fumo adagiato
ed eri tu quel sortilegio
Oggi apro nuove finestre
e lascio entrare l'aria
per danzare nuovamente
con i colori che ho scelto
come un sorriso franco
che si specchia sui vetri
arcobaleno dell'anima
a creare gli spazi desiderati
mentre l'amore invadeva
anche gli angoli di luce
Ogni insignificante oggetto
aveva il suo posto
che lo rendeva importante
Fino al vento freddo
che ha scrostato i muri
e ingrigito le pareti
Una coltre profonda
di grigio fumo adagiato
ed eri tu quel sortilegio
Oggi apro nuove finestre
e lascio entrare l'aria
per danzare nuovamente
con i colori che ho scelto
come un sorriso franco
che si specchia sui vetri
arcobaleno dell'anima
venerdì 2 marzo 2012
Pause
Mi metto in pausa
non tra parentesi
solo in pausa
a riposare gli occhi
stanchi di lettere
da inventare
Non voglio leggere
nè scrivere oggi
voglio stare così
in pausa
a guardare ciò
che mi accade
ad ascoltar parole
prounciate da altri
senza creta
da plasmare
Solo con pensieri
lasciati sparsi e liberi
di vagare
non tra parentesi
solo in pausa
a riposare gli occhi
stanchi di lettere
da inventare
Non voglio leggere
nè scrivere oggi
voglio stare così
in pausa
a guardare ciò
che mi accade
ad ascoltar parole
prounciate da altri
senza creta
da plasmare
Solo con pensieri
lasciati sparsi e liberi
di vagare
Primavere
Non era il fior di pesco
che caricava l'aria
rendendola leggera
Ma quel cielo compatto
dove le nuvole
correvano veloci
Rigogliose le gemme
ci sorridevano
e tutto intorno sembrava
cantare solo di noi
S'abbracciavano i silenzi
senza dover spiegare
la voglia di star vicini
Assaporando passi
che ancora oggi
ci accompagnano lontano
dove le foglie degli alberi
diventano possibilità
senza nessuna fretta
giovedì 1 marzo 2012
In posizione scomoda
L'Io che emerge
non sempre per errore
è come un sorriso
in posizione scomoda
Ogni tanto
lo spazio si contrae
e toglie il respiro
per il coraggio
delle proprie idee
e non solo
Le regole dimenticate
di chi chiede
senza mai dare
continuano ad esistere
e il mondo a girare
Ci si parla addosso
senza sapersi ridere
quadno si è soli
con la propria voragine
non sempre per errore
è come un sorriso
in posizione scomoda
Ogni tanto
lo spazio si contrae
e toglie il respiro
per il coraggio
delle proprie idee
e non solo
Le regole dimenticate
di chi chiede
senza mai dare
continuano ad esistere
e il mondo a girare
Ci si parla addosso
senza sapersi ridere
quadno si è soli
con la propria voragine
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