martedì 6 marzo 2012

La mia casa

Ho fatto spostare i mattoni
a creare gli spazi desiderati
mentre l'amore invadeva
anche gli angoli di luce
Ogni insignificante oggetto
aveva il suo posto
che lo rendeva importante
Fino al vento freddo
che ha scrostato i muri
e ingrigito le pareti
Una coltre profonda
di grigio fumo adagiato
ed eri tu quel sortilegio
Oggi apro nuove finestre
e lascio entrare l'aria
per danzare nuovamente
con i colori che ho scelto
come un sorriso franco
che si specchia sui vetri
arcobaleno dell'anima

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