Di questi giorni
che restano
voglio trattenere
solo te
Lasciar andare
un intero anno
sarebbe come
lasciar andare te
Per questo
rallento la sabbia
che scorre
nella clessidra
senza guardare
ciò che rimane
alle mie spalle
Continuando invece
a raccogliere sassi
e ciottoli dalla strada
sabato 29 dicembre 2012
Lasciare e trattenere
Di questi giorni
che restano
voglio trattenere
solo te
Lasciar andare
un intero anno
sarebbe come
lasciar andare te
Per questo
rallento la sabbia
che scorre
nella clessidra
senza guardare
ciò che rimane
alle mie spalle
Continuando invece
a raccogliere sassi
e ciottoli dalla strada
che restano
voglio trattenere
solo te
Lasciar andare
un intero anno
sarebbe come
lasciar andare te
Per questo
rallento la sabbia
che scorre
nella clessidra
senza guardare
ciò che rimane
alle mie spalle
Continuando invece
a raccogliere sassi
e ciottoli dalla strada
Come l'acqua
Ma come hai fatto
a non accorgerti
che erano ali
quelle che hai
spezzato?
Non accetto più
la noncuranza
l'indifferenza
la piccolezza
Perdono me
dell'errore
ma non te
per la mancata
volontà di recuperare
Solo il silenzio
si farà pietra tombale
Risalirò il fiume
per arrivare
all'unica sorgente
di un'acqua trasparente
cristallina di tutto
a non accorgerti
che erano ali
quelle che hai
spezzato?
Non accetto più
la noncuranza
l'indifferenza
la piccolezza
Perdono me
dell'errore
ma non te
per la mancata
volontà di recuperare
Solo il silenzio
si farà pietra tombale
Risalirò il fiume
per arrivare
all'unica sorgente
di un'acqua trasparente
cristallina di tutto
venerdì 28 dicembre 2012
Le scelte
Tante erano le biforcazioni
e tutte le ho scelte sola
con mente e occhi aperti
Niente mi è appartenuto
e nulla mi definisce
talvolta ho sentito mani
allacciate attorno al collo
come a soffocare
Oggi mi sento di scegliere
il vento che strapazza
e lascia disordinate e sparse
le nuvole nell'ampio cielo
senza porsi domande
o dubbi che potrebbero
rendere torbida la voce
giovedì 27 dicembre 2012
Mente e cuore
Sovraffollamento mentale
e il cuore non è da meno
in un rumoroso attrito
che stanca a morte
Solo ascoltare e vedere
quelle onde del mare
che cullando rappacificano
L'ordine a volte diventa
una cattiva abitudine
di impossibile controllo
Mentre si sta benissimo
anche così, in silenzio
al centro totale del caos
Le mani
Un petalo dopo l'altro
sfoglio i giorni
come fossero corolla
Cerco di semplificare
anche le parole
per comprendere tutto
Ho dato senso ai fiori
al loro cambiamento
di colori e stagioni
senza che lo chiedessero
Ho condiviso il vento
a lui solo ho affidato
sogni un po' stropicciati
E alla fine della notte
ho trovato le mani
e la loro capacità
di essere sempre e solo
quello che sono
Un resistente filo
capace di toccare anime
venerdì 21 dicembre 2012
Disarmonie indotte
Faccio i conti
con i miei ristagni
disarmonie indotte
Non voglio sapere
come stai e perchè
solo tener lontano
Evitare quel gelo
che penetra
e tra le scapole
rimane sordo
Non sentire parola
o vedere atto
sull'inadeguatezza
dell'essere mio
Tutti lo siamo
e ci proviamo
a scavalcare
limiti e barriere
Faccio un atto di fede
verso me stessa
che mi salvi
e lasci candida
la mia anima
forse un po' ingenua
ma piena di luce
giovedì 20 dicembre 2012
Il quadro
Tiro tutti i fili a me
compongo forme
e le frammento
per arrivare al nodo
che lega insieme
trama e intreccio
Ma sconsolata
continuo a sbattere
sul non senso
che attanaglia
Come un muro
di dure pietre
che non lasciano
possibilità d'entrata
Non comprendere
il comune destino
è volersi ciechi
di fronte ai colori
che abitano il quadro
compongo forme
e le frammento
per arrivare al nodo
che lega insieme
trama e intreccio
Ma sconsolata
continuo a sbattere
sul non senso
che attanaglia
Come un muro
di dure pietre
che non lasciano
possibilità d'entrata
Non comprendere
il comune destino
è volersi ciechi
di fronte ai colori
che abitano il quadro
mercoledì 19 dicembre 2012
Dalla finestra
Se dalla mia finestra
vedessi il mare
il giorno sarebbe inizio
di un andare e venire
Se il cielo fosse immenso
un'azzurrissima volta
potrei respirare libera
E invece il bosco stringe
le sue intricate radici
le mischia di pensieri
come nodi tra i capelli
Allora qui restiamo
in una sempre attesa
del sole caldissimo
che squarci l'estate
e spinga in là lo sguardo
fino alla battigia
dove s'infrangono onde
da ascoltare attentamente
per potersi alfine nutrire
sabato 15 dicembre 2012
Estranei
Ma come si fa
a dirigere la mente
verso ignoti lidi?
Come scacciare
la distrazione
e quelle immagini
talmente violente
da togliere il fiato?
Come non sentirsi
perennemente estranei
ai giorni che scorrono
ai suoni steccati
ai giri armonici
incapaci in fondo
di essere tali?
Non voglio stare
esserci ancora
solo mischiarmi
a ciglia assonnate
e diventare sogno
L'ora di partire
Ma di tanto parlarsi addosso
che dovrebbe rimanere
se non l'eco di un vuoto
che è atavica mancanza
e deficienza del vivere?
Diventa sempre più difficile
trovare un senso che palesi
lo scopo d'essere qui
magari a fiato corto
per la fretta di arrivare
Quando non trovi posto
e tutti diventa solo
un lievissimo disagio
al centro dello stomaco
come una noia posata
forse è l'ora di partire
Sentire i passi allontanarsi
senza che nessuno
se ne accorga veramente
e così, in punta di piedi
andare e silenziosi sparire
giovedì 13 dicembre 2012
Amabili occhi
E' un cielo grigio questo
per anime vaganti
inconsapevoli del dove
Le guardo e mi accorgo
che qua e là spicca
il colore acceso e intenso
che da sempre cerco
Quello di un cuore
a volte stropicciato
ma capace di pulsare
e raccontare un mondo
La sottile differenza
che trasforma piano
l'emozione in sentimento
fa lucente lo sguardo
e quegli amabili occhi
così pieni di vita
martedì 11 dicembre 2012
Estirpare erbacce
Estirpare le erbacce
in questa alba triste
dove le dita invernali
sembrano scheletri
Soffre il prato d'erba
pur nel manto lucente
in attesa di corolle
che schiudano colori
Attraversare il dolore
come fosse un mare
in una barchetta di carta
Lasciarsi trasportare
dall'onda anomala
che diverge le rotte
sapendo che da sempre
il tempo è galantuomo
domenica 9 dicembre 2012
Un'estate da mordere
Voglio pensare solo
a quella calda mano
che posava carezze
come fosse sempre
un'estate da mordere
Voglio pensare al mare
all'onda che vaga
fino a infrangere spume
perchè conosce l'approdo
Voglio pensare al foglio
e ai disegni di china
che mi riportano là
dove voglio stare
Voglio pensare al mango
al succo di polpa
e a quel colore maturo
che mi porta via da qui
e libera mi lascia andare
venerdì 7 dicembre 2012
Manie di controllo
Allunghi le dita
e con esse il collo
rubi sillabe di altri
e le trasformi
A volte le usi così
nell'eterna illusione
di un controllo
che non esiste
se non nella mente
Manie della testa
che attenta si gira
a voler guardare
come se gli occhi
potessero possedere
anzichè assorbire
Sempre mi stanca
l'eterna competizione
verso un nulla
E quella vacuità
che stringi tra le mani
è il tuo baratro interiore
Lo stesso che tempo fa
ho chiuso in un cassetto
giovedì 6 dicembre 2012
Non chiedere
Quando c'è un muro
sbatterci è doloroso
in tutto il corpo dove
rimbomba l'eco ottusa
dell'incapacità all'ascolto
Sono maschere neutre
quelle che coprono volti
che non sanno dire
se non scialbe banalità
Non chiedere cose
che non potrei rivelare
non so perchè amo
quel mare e quei colori
i sorrisi e le canzoni
il caldo che scioglie i pori
e libera dai vestiti
Non ho risposte per te
ma quando arriverai
per entrare in casa mia
togliti le scarpe per favore
mi potresti ferire
mercoledì 5 dicembre 2012
Aggrappati
Con le unghie e con i denti
aggrappati a questa terra
all'ultima sua zolla
con le dita schiuse
in un urlo disperato
Così manteniamo stretti
quei sogni che respirano
di noi durante la notte
in una spirale d'ingiustizie
che fanno perder la calma
Facciamo loro strada
perchè possano continuare
a viverci in un sorriso
Talvolta senza volerlo
capita lungo il cammino
che qualcuno si accasci
in un cedere di ginocchia
e passi esausti del mondo
martedì 4 dicembre 2012
L'inganno
E' il piede che inciampa
grazie ad un sorriso distratto
senza curarsi del resto
del corpo che lo chiama
Si illude quel passo
fino a cadere nella buca
trappola di chi è incapace
di essere e vivere propri
Piccola stilla di dolore
come una goccia di pioggia
scivola sul vetro opaco
sembra quasi malinconia
Ma il freddo risveglia
e allontana quel torpore
che rallenta cammini
in un inganno per sempre
Lascio parlare la ragione
affinchè protegga il cuore
e mi volto per un attimo
riprendendo a respirare
sabato 1 dicembre 2012
Magia di fata
Un attimo perfetto
quello in cui la mente
arriva in aiuto al cuore
La sintonia del corpo
realizza l'unione
che l'equilibrio dà
Non sempre si viaggi
su un sottile filo di lama
che traccia il ghiaccio
di evoluzioni circolari
A volte basta un trucco
piccola magia di fata
e polvere di stelle
a rischiarare il cielo
Magia di fata
Un attimo perfetto
quello in cui la mente
arriva in aiuto al cuore
La sintonia del corpo
realizza l'unione
che l'equilibrio dà
Non sempre si viaggi
su un sottile filo di lama
che traccia il ghiaccio
di evoluzioni circolari
A volte basta un trucco
piccola magia di fata
e polvere di stelle
a rischiarare il cielo
Pigro autunno
Lasci cadere le foglie
questo pigro autunno
che vorrebbe torbide dita
mischiate nella pioggia
a confondere radici
La volontà dei passi
nulla potrà fermare
lo scorrere dei giorni
limpido farà l'inverno
e gli occhi si apriranno
in attesa di sole
Noi saremo ancora noi
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