mercoledì 29 febbraio 2012

Delle rose


(ad Annamaria)

Delle rose
non rimangono spine
ma solo petali rossi
carnalità vellutata
Un invito ai sensi
a togliersi le vesti
per adagiarsi mollemente
in un pensiero
e lì sostare
ascoltando il respiro
Farsi stelo e fiore
per essere colto
e annusato piano
Tuffarsi in quei colori
e lasciare che tutto sia
senza pretese
senza intenzioni
senza paura del domani

martedì 28 febbraio 2012

Immagine riflessa

Che vuol dire per te
che nulla lasci al caso
chiudere una porta?
Tu che hai ridisegnato
ogni contorno imperfetto
mentendo e inventando
una storia solo tua
Sostituisci pagine
di un patetico diario
per cancellare segni
di sofferenza procurata
Iperbole di pigrizia
la tua presunzione
che definisce ottusa
la più piccola parola
Forse si può mentire
nel buio della notte
ma alla luce del giorno
anche i ladri fuggono
dall'immagine riflessa

Scrittori e marinai

Alla fine anche noi
siamo persone normali
che amano la compagnia
e un bicchiere di rosso
senza volgarità
o forzature dell'essere
Amiamo viaggiare
perchè nel movimento
c'è la trasformazione
e la vita che urge
Non ci spaventa affato
il passaggio stagionale
o il passare del tempo
abbiamo memorie antiche
e nonostante tutto
sappiamo ancora respirare
mischiarci tra la gente
e follemente amare

lunedì 27 febbraio 2012

L'antico tappeto

Un tappeto persiano
male calpestato
dalla trama consunta
Lacero quel filo
che teneva insieme
anima e cuore
lasciato lì
a penzolare triste
Mani sapienti
e un passo leggero
questo ci voleva
per ravvivare i colori
recuperando il tessuto
di un racconto
abbandonato a metà
Doloroso è stato
rimanere sul telaio
ma sciolto quel nodo
la storia è ripartita
dall'antico splendore
dove si era fermata

sabato 25 febbraio 2012

Irraggiungibile

Così vorresti essere
e per questo ti ammanti
di una luce innaturale
Eterea e magica
a coprire lacerazione
e strappi del tempo
Come se l'asse
fosse invertibile
e non circolare
Non puoi nasconderti
bambina a cui sempre
mancano carezze
E ogni tanto capita
che il pubblico
nn ti basti
nè ti completi
Ma alla fine del verso
ciò che rimane è solo
la tua immensa
e solitaria disperazione

giovedì 23 febbraio 2012

Scrivere

Faccio trecce di racconti
come se modellassi il pane
con la stessa fragranza
e quel profumo invitante
da mordere al volo

Una manciata di sogni

Mi sciolgo tra le note
e il profumo di caffè
nel punto esatto in cui
so che potrei perdermi
Divento melodia
e lascio l'intero mondo
fuori dalla porta
Torno a sapori antichi
quelli di mia nonna
e delle grandi donne
della sua generazione
Ora sono puro spirito
mi scopro capace di volare
di oscillare come l'onda
fino a sentirmi
unica cosa col vento
Così ci si ritrova
rallentando il ritmo
gli occhi ben aperti
e una manciata di sogni
stretti nelle mani

mercoledì 22 febbraio 2012

Im-pressioni

Mangio colori a colazione
per diventare voce di sax
corposa e morbida
e far allegro il sorriso
Libero i miei spiriti
affinchè volino alto
e si riempiano di cielo
come alate farfalle
fragili forse al tatto
ma capaci di lontananze
che non conoscono confini
Con le mani disegno
facendo spazio al cuore
che fa tacere la mente
Mentre all'orizzonte
le sirene cantano
l'amore di ognuno di noi

martedì 21 febbraio 2012

Il mio viaggio


Mi siedo e guardo
attentamente osservo
ciò che non cambia
e intorno a me rimane
Seduta su uno scoglio
ascolto la voce del vento
che porta messaggi
e guardo il mare
profondità d'anima
che riluce del sole
pavoneggiandosi alla luna
Chiudo solo gli occhi
e più non sono qui
parto in un sogno
come se lo abitassi
E sento quella brezza
che fa così leggero
il mio pareo
e lo scompiglia
Quando la mente è libera
inizia il mio viaggio

Odore di muschio

Quel tocco della mano
che portava in sè il sapore
di un bosco che si schiude
come quella succosa mora
che cresceva tra i rovi
Odore di muschio
sulla pelle ambrata
mentre la sabbia
si faceva carezza
Caldo il sole steso
su ogni più piccolo poro
lasciava libera la mente
di vagare in ogni altrove
E' così che nascevano storie
come onde di mare
da cavalcare in sillabe
seguendo del suono il ritmo
Mentre quel vago senso
d'assenza si placava
adagiandosi nel buio

sabato 18 febbraio 2012

Attese

Aspetto che il papavero fiorisca
che si aprano i germogli oscuri
dei pensieri che stanno come
spighe di un campo di grano
in attesa di un caldo vento
che trascini il futuro altrove
Che il gelo faccia spazio
alla stagione di trasformazione
smetta le sue scheletriche dita
posate sulle cose addormentate
Nel viaggio circolare che alterna
andate a ritorni a terra
giorni e notti che cedono
i diversi desideri al cielo
Tutto mi pare ancora assopito
ma già pronto al risveglio
con un sorriso nuovo d'alba

venerdì 17 febbraio 2012

Innamorarsi


Una passione furente
quella del mare
che bacia la terra
vestendosi di colori
Sfumature di luce
illuminano onde
che mordono felici
Elettriche emozioni
pervadono l'aria
e quel cielo
tanto ampio
da contenere
l'acqua che cerca
di straripare
e invadere tutto
Mi fermo e ti guardo
tanto cercato
e finalmente amato

giovedì 16 febbraio 2012

Sillabe distorte

Lasciare scivolare
sulla pelle asciutta
sillabe distorte
E ricomporle
come fossero
un sapore antico
di caffè macinato
Tornano gli odori
e si mescolano
nei pori muschiati
Il pudore nel dire
scioglie le vesti
che cadono a terra
Pura nudità
di un'anima sola
che piano accarezza
tessuti setosi
Per incontrare
quel silenzio
che tutto fa tacere

mercoledì 15 febbraio 2012

Un giorno dopo l'altro

Come una calda coperta
ti stendi sulle cose
con il tuo tocco gentile
Il tepore delle tue mani
si fa sentire nei gesti
che sciolgono la neve
Avanza un sogno di mare
e sabbia da modellare
con i passi che faremo
Come dirti che
non vedo l'ora sia domani
per un altro giorno ancora
da vivere e attraversare
che sia una strada
brulicante di voci
che prendono forma
raccontando canzoni
Aspetto il buio quindi
l'attimo in cui
l'abbraccio si farà voce
e parlerà per me

martedì 14 febbraio 2012

Come una parca

Le forbici taglienti
tenute in mano
nella lunga attesa
di recidere quel filo
Come una parca
comodamente seduta
sull'orlo del precipizio
si guarda intorno
per scegliere un viso
così Penelope
spezza il legame
a denti stretti
e se ne va per sempre
senza voltarsi indietro
Ci sono giorni
in cui non puoi morire
devi rinascere
e immergerti nel flusso
in perpetuo movimento
che è la vita
posata nei tuoi occhi

lunedì 13 febbraio 2012

Sogni di mosaico


In perpetuo sogno
le tue mani sulle mie
nell'andare a venire
di un respiro amaranto
Piccole case colorate
sfilano negli occhi
e tutti i passi percorsi
tra le pietre e i libri
mentre l'onda sbatteva
invadendo la carreggiata
e bagnando il Malecon
L'antico sapore di calce
e la brezza che asciugava
pensieri che scivolavano via
Di fronte al mare
di nuovo noi
seduti sugli scogli
di storie salate
all'interno di un bar
dove i sedili di legno
erano dedicati a una donna
Suo è anche il battello
che ci portava lento
verso un'isola incantata
I miei occhi sono aperti
eppure continuo a dormire
Ora apri i tuoi...

venerdì 10 febbraio 2012

Furono le rose


Prima furono le rose
che recidesti a terra
e le mie attonite lacrime
che ti suscitavano sorrisi
Poi lentamente il resto
un pezzetto al giorno
fino a mortificare
il mio stesso sorriso
Ora mi dico inutile
ogni piccolo sforzo
di scelte mai mie
e vedo i miei occhi
tornati limpidi di luce
Attentamente guardo
i boccioli nuovi
e per quanto mi chieda
come ho fatto ieri
continuo a preferire
le rose che sono
il mio gioire d'oggi

giovedì 9 febbraio 2012

Passi di Tango

E' solo l'idea di
che ci rimane addosso
come sapiente pennellata
Quella che ci manca
e che sappiamo
proiezione mentale
Rimaniamo incatenati
di fronte allo squarcio
di luce che arriva
colpendoci dritti
E' il nostro cuore
che triste percepisce
una lacerazione
che solo la presenza
potrà cancellare
Che i nostri piedi
diventino sapienti
nel tracciare sicuri
quei passi di Tango

mercoledì 8 febbraio 2012

Di notte

E poi finalmente
arriva quel momento
in cui anche il silenzio
si tace di buio
e solo la pelle
respira calma
nel racconto interrotto
e subito ripreso
Spiragli di luce
accarezzano lievi
gli occhi in riposo
Il perpetuo ritrovarsi
in un abbraccio
placa la fame
dell'anima assetata
che culla sospiri
e scivola nel sonno

martedì 7 febbraio 2012

Avidità multipla

E c'è chi si rimangia
perfino le parole
di tutto affamato
come uno squalo
sempre in cerca
Scappano le prede
e nuotano nel mare
di un diveso colore
Avidità multipla
di ogni esistere
e di tutte le cose
che non sono tue
Come se potessi
mordicchiare il mondo
e tutto consumare
Rimarrai lì invece
a guardarti le mani
tristemente vuote
come il tuo sguardo

domenica 5 febbraio 2012

Addio

Scivola addosso
come l'olio
che gocciola
sulla pelle
e la lascia intatta
Quest'arroganza
specchio distorto
in cui riflesso non è
Provi e riprovi
con mano salda
a trascinarmi
in una confusioneù
solo tua
Io te la lascio
e me ne vado
volto le spalle
senza guardare
mai indietro
A te il podio
piedistallo prediletto
di illusioni
che ti fanno sordo
Soliloquio disperato
del tuo autistico
e piccolo mondo
tutto al passato

venerdì 3 febbraio 2012

Catarsi di neve


Potesse questa neve
pulire anche i sogni
da ogni impurità
che si insinua
come ripetizione
sbaglio mancato
di un errore commesso
Fiocco dopo fiocco
in una catarsi
gestita dal silenzio
che cade sulle cose
e le ricopre
Spazzare via
ogni abitudine
che fa stanchi
occhi e sguardi
L'aria pulita e fredda
ridà memorie
che parevano andate
trasforma i profili
li fa carezza d'ulivo
di bianco piegato

giovedì 2 febbraio 2012

Culla di mare


Un tappeto di nuvole
sparse a caso nel cielo
si tuffano in acqua
e diventano onde
di spume salate
bianche d'amore
Proprio lì ti ritrovo
respirto del mio
respiro affamato
e saliva della
mia saliva
Accarezzi leggero
la mia pelle
e la tua voce
allarga l'orizzonte
dove si placa
ogni inquietudine
Culla di mare
che proietti il mio
occhio verso l'altrove
dove solo si immagina
e il sogno si vive
palesato negli odori
e nei sapori forti
Tocco con mano sicura
quello che sei e sarai
e non mi capacito
di quanto tu sia
così gentile

mercoledì 1 febbraio 2012

Impronte sulla sabbia


Eccole, le vedo
le impronte sulla sabbia
come lasciati passi
Ed io decido di seguirle
per venirti a cercare
ritrovando il sapore
di giorni così lontani
ma ancora tanto vivi
Niente potrà fermarmi
dallo stendermi piano
sul bagnasciuga
per ascoltare la voce
d'un mare antico
che da secoli bacia la terra
E mentre mi guardi
io ti parlo e vedo
le tue mani
che delicate cantano
solo per me