martedì 30 novembre 2010

Inafferrabile e struggente

Non posso stare ferma
devo seguire le note
e i diversi strumenti
che disegnano paesaggi
facendo sognare
la mia pelle che
si increspa in un sussurro
Fiumi di farfalle
volano nella mente
e una pausa
a questo spazio-tempo
sempre caotico
mi ferma la mano
che stava per posarsi
su un'ala spezzata
Riascolto quel piano
che si trasforma
in clavicembalo
e immagino, vedo
le cascate di una voce
così inafferrabile
e così struggente
da riempirmi gli occhi

Quel veleno

Una al giorno
piccole pillole
da ingoiare
amare come il fiele
Così hai nutrito
i nostri giorni
Volevi portarmi
lo strazio di
una mente
che vaga altrove
Il dolore che
ti lacera le viscere
passo a passo
in un calcolo perfetto
E anche oggi
ci riprovi
insinuando dubbi
e ricattando
Perchè quel veleno
ce l'hai dentro
e lo sputi fuori
Ma ho comprato
un grande ombrello
che mi ripara
dalla tua pioggia
scura e opaca
Non sento più
non vedo più
ho allontanato
le parole distorte
e una logica
assurda
che non è mai
stata la mia

lunedì 29 novembre 2010

Una porta aperta

C'è la rabbia che urla
e che si fa sentire
ti macera dentro
per l'impotenza totale
di fronte a chi
mai contento
ti assilla di violenze
Non c'è legge che tenga
alla superficialità
di chi non sa bene
cosa sta dicendo
E quando la ruota
compierà il suo corso
e girando colpirà
chi ha colpito
rimarranno solo
mozzicconi di giorni
e tristezze infinite
Gli occhi appannati
si solleveranno piano
richiudendosi subito
in un sogno spezzato
E quel girare inutile
è un vano movimento
perchè tutte le donne
sono solo da amare
ma per quanto rifuggono
ogni cattiveria
vengono sempre raggiunte
per una porta troppo aperta

Voci

Ci sono voci
talmente profonde
da entrarti dentro
E lì rimangono
scavano
con una vibrazione
unica e totale
Come fossero
un movimento perfetto
una radice secolare
che nulla attende
se non le dita
capaci di schiuderla
Vivono di buio
ma sanno portare luce
come qualcuno che
tornato da molto lontano
ti scalda il cuore
con un abbraccio
e fa del tempo
una pausa
mentre il mondo intorno
continua a girare...

venerdì 26 novembre 2010

E' che...

Andando in cerca di te
sono inciampata
in preziose pietre che
mi hanno portato oltre
mi hanno parlato
di libri e storie
di magiche parole
che mi sono rimaste
scolpite dentro
Persone come fogli
da girare lentamente
da ascoltare
Da te sono partita
e ho viaggiato tanto
memore di un sogno
che solo ora
diventa mio per sempre
come una gemma
che respira e riluce
La mia anima
indomita e ribelle
cammina nel mondo
spruzzando qua e là
autentici pensieri
bianche note
che solfeggiano
in attimi distratti
forse scomposti
ma liberi

Toccami ancora

Languide movenze
carezze dell'anima
di una mano leggera
che arriva giù
nelle profondità
dove giacciono
pensieri oscuri
che vibrano di luce
e vorrebbero volare
Toccami ancora
e senti il respiro
della mia pelle
Ricordi il mare?
E quelle parole
tra le onde salate
Non dimenticare
la brezza dei giorni
e le nuvole serene
che correvano
perdendo fiato
Riportami lì
dove siamo stati
e dove saremo ancora
in un abbraccio
un unico sospiro

giovedì 25 novembre 2010

25 novembre e non solo

La violenza
ha il colore del sangue
buio e denso
esplode in un attimo
e spezza di netto i rami
di intere vite
senza chiedere
senza un perchè
Ti rimane appiccicata
come seconda pelle
e non esiste niente
che ti faccia chiudere
gli occhi sulle ferite
Dimenticare
il dolore tuo
e di altri
non è possibile
se una persona
è capace di tanto
E quelle peggiori
si portano addosso
una faccia d'angelo...

Io e le mie sorelle

Ho scritto cose
che definirei scontate
ma non abbastanza
evidentemente
se ogni giorno
un fiore viene calpestato
una donna viene
maltrattata, violata
Non esiste Dna
che possa subire
sempre e comunque
ogni tipo di violenza
Vorrei avere
un urlo potente
e con la capacità
che il suono ha
rompere questa catena
che si fa spirale
nel piccolo
e nel grande
Superare il luogo comune
che ci vuole rivali
per amore e per forza
vittime e carnefici
di qualcosa non richiesto
Del tunnel buio
dove ci hanno relegato
E che diventa pozzo
per ognuna di noi
che ha versato
una lacrima invano

mercoledì 24 novembre 2010

Scrittori

a Gianluca


Paglia intrecciata
per una sedia
luminosa di idee
E tutte quelle parole
pensate
meditate
raccolte e scritte
sul volto stanco
I contrasti evidenti
della vita
luce-buio di giorni
passati e presenti
E tutto quello che
ancora
abbiamo da dire...

Hai acceso la luce

Credevo tante cose
e non credevo più
in giorni appiattiti
e contratti
Poi, le tue mani
hanno raccolto
tutte le lacrime
e con pennelli solari
tuffandoti in me
hai acceso la luce
mostrandomi uno specchio
dove non ero più
semplice riflesso
Come tempo prima
era successo
ma troppo breve
era durato il sogno
perchè io potessi vedermi
Hai preso una coperta
per scaldarmi
dal freddo di una vita
Con preziosi unguenti
hai lenito dolori
e sei rimasto
quando io volevo andare
Scosti le tende stanche
e ti siedi
per catturare i miei capricci
Nonostante tutto
nonostante il dubbio
contempli la mia foto
come fossi lì
e sorridi
come solo l'amore sa fare

martedì 23 novembre 2010

Una lacrima dal cielo

Il sole che squarcia le nubi
mentre le gocce di pioggia
si ritirano altrove
lasciando spazio
ad una giusta
pausa di silenzio
da ogni discorso
da ogni parola
sopra e sotto le righe
di questi giorni
frettolosi e vocianti
Una parentesi
di note per poter
finalmente riposare...
Come siamo
fragili...

Ricordi in gocce

Questa nebbia liquida
entra nella mente
e i pensieri si fanno
vaghi e leggeri
Come un tempo
tutti in gruppo
alle colonne di San Lorenzo
stringevamo tra i denti
sogni per cambiare
il mondo e noi
E poi la vita
nei diversi percorsi
e una risata allegra
non basta più
Piazza Vetra
ci accoglieva
nelle proteste
ormai andate
perse nel vento
Chissà se un giorno
ci ritroveremo
i capelli bianchi
qualche ruga
posata intorno al viso
e il sorriso un po' spento
Ma negli occhi
tutto il vissuto e il visto
e l'identica voglia
di viaggiare altrove

lunedì 22 novembre 2010

Linguaggi

La voce è come l'anima
a volte si trova nelle
profondità del buio
ed è difficile
tirarla fuori
a volte invece è lei
che non vuole uscire
quasi temesse la luce
Ma ci sono le mani
che raccontano
bellissime storie
e i gesti che parlano
soavi come sogni
Gli occhi poi
sono incapaci di tacere
e dicono di tutto
basta saperli ascoltare
basta saperli guardare
Perchè sono esattamente
come la voce
un filo diretto
con l'anima muta

domenica 21 novembre 2010

Uno spruzzo di note

a Marco



E' come una carezza
quest'emozione
di cui mi fai regalo
con uno spruzzo
di note armoniche
che sono canzone
La vibrazione
della voce arriva
diretta al cuore
e lì rimane
Si è fratelli
non di nascita
ma quando le cose
e gli eventi
ti fanno
riconoscere
come animi simili
che vivono degli
stessi voli pindarici
delle stesse stelle
cadute
nei desideri che mai
vengono esauditi
E ci si specchia
a volte
prendendosi per mano

venerdì 19 novembre 2010

Una finestra aperta

Un gesto che sa
di pensiero andato
una calligrafia
e quel cassetto che
inaspettatamente
si apre
mostrando ciò che era
Racconti piano
e ti accorgi che
non si può scappare
dai messaggi distorti
dai tormenti continui
No, non succederà
non ti lascerà
mai in pace
non veramente
Mentre chiudi la porta
rifletti sul non sense
sull'illogico modo
di sporcare ogni cosa
Ma l'aria fredda
ti sorprende
entrando di soppiatto
da una finestra
lasciata aperta

mercoledì 17 novembre 2010

La tua anima

Completamente persa
nella tua anima
cerco di pizzicare corde
come fosse un'arpa
per riportare il suono
ad armonica melodia
Cerco per te il buio
dove potresti essere
e sfoglio ogni piega
di ciò che sei
La strada che
correva veloce
come il decollo
che ti scopriva
a cantare piano
con un sorriso pieno
Pastosi colori
esplodono sui muri
come fuochi d'artificio
in festa
L'interruzione
spazio-temporale dove
solo noi ci conteniamo
riconoscendo quella bolla
che è puro incontro
Innamorata pazza
della tua anima
che sonnecchia silenziosa
mi tuffo in lei
aspettando paziente
il suo risveglio
che arriverà a me
come un'idea
spruzzata di cielo e di stelle

Qualcosa di te

C'è qualcosa di te
che mi manca
forse la penombra
dove il tocco
intrecciava legami
o quel sorriso
luce del giorno
dove ogni cosa
si faceva perfetta
Sono tante cose
e non sono nulla
nel rischio rapace
di perdersi in un volo
non dimenticarlo
C'è qualcosa di te
che non ritrovo
il sapore familiare
della pelle
o l'anelito
a luoghi lontani
sperduti tra le ond
Le trasparenze uniche
di un mare capace
di evocare sogni
calamando ogni marea
da spirito ribelle

lunedì 15 novembre 2010

Tra luce e buio

La giusta dose
di penombra
quel chiaroscuro
che ti permette
di vedere
anche se sei
nel buio totale
Come un attimo
di silenzio
in cui ritrovarsi
per poi ripartire
verso l'altro
E riuscire a stare
tra tutte queste
anime disperate
che non ce la fanno
a pacificarsi
urlano vendetta
tirano pugni al vuoto
senza capire
che colpiscono solo
se stessi
e non il mondo
Tornare invece lì
nella penombra
per ritrovare e ritrovarsi
in un respiro
che dilata e calma
come fosse
un raggio di sole

domenica 14 novembre 2010

Se i fogli potessero

Un uguale momento
per uno stesso
desiderio ormai
spezzato e preso
nella catena
prigione d'ogni cosa
Lontani si fanno
i giorni in cui
un unico pensiero
aleggiava libero
già allora
così incredibile
Tutto rallenta
come fosse muto
come questa pioggia
che non smette
di insistere
E le gocce
si mettono
di traverso
per meglio colpire
le foglie degli alberi
che tristi
abbandonano a terra
ogni colore
caldo dell'autunno
Se i fogli potessero
urlare lo farebbero
ma rimangono lì
in un freddo silenzio

sabato 13 novembre 2010

Una lacrima distratta

Non c'è Dio che tenga
nè motivazione
Cambiare
per poi adattarsi
ad un modo distorto
di vivere le cose
non serve
Io non so
pensare
amare e sorridere
in un'altra maniera
E non potrei farlo
solo per non
allontanare
la mano che ancora
mi riconosce al tocco
ma più non vede
Una goccia cade
con strane evoluzioni
come fosse
una lacrima distratta
da una risposta
che non arriva mai

venerdì 12 novembre 2010

Volti e mani

Ho immaginato
e raccontato
ho scritto anche
e sognato
Forse dando per scontato
quel tocco leggero
capace di
trasformare in burro
Senza sovrapporre
ieri e oggi
strappando fogli
e respiri agli amici
Volti e mani
anime diverse
in posizioni a volte
scomposte
Immagini d'amore
si fanno ali per loro
e volano in alto
toccano le stelle
le spruzzano
tingendole d'azzurro
Che il mio ricordo
ti sia leggero
sempre...

giovedì 11 novembre 2010

Alberi

Intricati intrecci
di rami s'annodano
fin dove
la luce non arriva
Non permettono
alle dita
di penetrare oltre
il muschio buio
Si oppongono
come un muro
senza feritoie
a difesa del nulla
Scivola tutto piano
senza rumore
e si fa pianura
troppo lineare
e poco assolata
Come se
gli spazi aperti
fossero risposta
a inaspettate domande

mercoledì 10 novembre 2010

Limpido filo d'anima

Calda e molle
s'adagia la malinconia
silenziosi i suoi passi
s'attardano
verso orizzonti impossibili
E quando e dove
si potessero girare
i giorni vissuti
lo rifarei
Percorrerei di nuovo
ogni attimo
ogni gesto
ogni parola
anche non detta
Trattengo ciò che si può
di un sogno
che mi appartiene
e all'alba
apro di nuovo gli occhi
immergendomi nel flusso
Intatto il ricordo
viene via con me
senza nessuna crepa
che ne scalfisca
l'odore
nè quel sapore intenso
di bosco e di more

martedì 9 novembre 2010

Quello che cambia

Le cose
che non ci sono più
non ritornano mai
velocemente ingoiate
in un buco nero
che non riesci
a strappare
Afferri il buio
e cerchi un modo
magari una canzone
per non sentire il vuoto
Le assenze diventano
come pesi
che non riesci a portare
E non sempre
si trasformano
offrendo il loro lato
migliore
Spesso spariscono
e ne rimane solo
la sfocata eco
in un ricordo
che si fa lontano

Ti cerco

Ti cerco
nella pagina del libro
che sto leggendo
sul foglio di carta
dove scrivo
In uno sguardo
capace di vedere
oltre ogni cosa
Ti cerco
nel calore del tocco
nella gentilezza
di un gesto
in una voce che
pare venire da lontano
E cerco quei passi
che si fanno distanti
recupero il filo perduto
di una matassa
che si annoda
e un po' mi frena
Ti cerco
in un sorriso spezzato
in un gemito sussurrato
tra gli arbusti
che profumano intensi
e nel buio della notte
dove i fantasmi vagano
liberi

lunedì 8 novembre 2010

Malinconie habanere




Basta un aereo
che sorvola le nuvole
o una goccia di pioggia
che cade annoiata
e lenta s'arresta sul vetro
per andare via
a quando la tua mano
mi cercava e stringeva
nella penombra dell'alba
ai giorni del sorriso
dello sguardo limpido
Mi ascoltavi
o parlavi di te
in un altro mondo possibile
Un'immagine dopo l'altra
tornano visi e colori
suoni e profumi
di quelle vie
dove camminavamo
dove forse torneremo
Perchè per ogni timido
raggio di sole
che spunta nel grigiore
vorremmo essere là
quando nasceva il noi
ancora immersi
in quel diverso cielo
dove il Moijto
è un nettare zuccherino
di baci intensi
e la brezza leggera
asciuga ogni pensiero

domenica 7 novembre 2010

L'acchiappasogni



Sono tutti lì
appiccicati al soffitto
o sparsi nel mondo
Basta allungare
lo sguardo
verso l'alto
e li puoi vedere
toccare con le dita
Desideri inespressi
aneliti lontani
a volte ricordi
I sogni parlano
sottovoce
come carezze
portate dal vento
E se la mano
cerca di afferrarli
fuggono
con un gemito
Incatturabili
dall'occhio invadente
si adagiano comodi
dove non puoi
sentirli
E da lì fremono
per diventare vivi