venerdì 31 maggio 2013

Viaggio d'anime


Ma in questa
notte di stelle
il cielo pare
si distenda
tra le perplessità
Strisciate di luce
vanno comete
in un perpetuo
viaggio d'anime
alla ricerca
di un senso che
non è mai
evidente
nè appare
E' una via
una scelta da
e per sempre

Diventare liberi


Non posso
non vedere
l'infelicità
che striscia
Occhi chiusi
nella finzione
di una recita
fatta di sguardi
e parole dette
in suono falso
Se tutto intorno
si sgretola
è ora di urlare
spezzare le catene
e finalmente
diventare liberi

giovedì 30 maggio 2013

Nuovi orizzonti


Ho fatto finta
di non vederti
e sono andata
con passo svelto
ed un sorriso
Non mischio
nè tento più
l'impossibile
cerco solo
cieli aperti
di piume e gioia
Solo domani
e verbi che
siano il futuro
come fossero
nuovi orizzonti

mercoledì 29 maggio 2013

Richiami


Me ne vorrei andare
via dal chiacchiericcio
e dalla folla di idee
e pensieri scomposti
Via dall'invidia muta
e dall'arroganza stolta
via da chi non dice
e non vuol sapere
Via da tutto
a caccia di silenzi
tra cui trovare note
che disegnano forme
di sospiri abbandonati
A raccogliere sassi
e conchiglie di mare
a sentire le onde
voci per me amiche
Ma qui rimango
con gli occhi aperti
pronti a sognare

venerdì 24 maggio 2013

Nella pioggia


Sento i tuoi occhi
su di me
a spiare gesti
che non capirai
Non sai nulla
perchè nessuno
di noi sa
quindi smettila
Quel fiato sul collo
acre e amaro
come fiele ingoiato
che io non voglio
sentire mai più
Entro nella pioggia
e lascio che bagni
aprendo i pori
per respirare giorni
Mi nutro di silenzio
che distanzia
e tiene lontano
ogni indifferenza

giovedì 23 maggio 2013

Notte stellata

Di tanto aspettare
non resta niente
se non qualche
petalo a terra
Nulla di un fiore
che aprì corolle
a pieni colori
Nessuna mano
volle coglierlo
quasi come se
fosse trasparente
Ora quello stelo
si piega all'Universo
e mischia sapiente
energie cosmiche
Fino a quando
la luce del giorno
gli arriverà diretta
mentre la notte
lo muterà in stella

martedì 21 maggio 2013

Donnaluna


I crateri lunari
non sono visibili
ad occhio nudo
Allontana allora
lo sguardo spento
e abbeverati alla luce
soffusa della luna
Cogline le forme
e imitane le rotondità
che senza spigoli
lasciano scivolare
Solo così sarai
ciò per cui sei nata
un perfetto essere
nell'infinito universo
figlia della terra
capace di trasformare
e farti rinascere donna

venerdì 10 maggio 2013

Dolce ricordo


Dolce a volte
si fa il ricordo
che più non sente
strappi o lacerazioni
E nella notte
diventa languido
come cerchi che
convergono
in un punto preciso
Avvolgente l'alba
avanza lenta
senza domande
vestita solamente
di porporina luce

mercoledì 8 maggio 2013

Nel deserto


Come si può
tracciare una linea
perfettamente dritta
Disegnare geometrie
piene di spigoli
e angoli acuti
Nessuna curva
che assecondi
carezza di una mano
Solo la sabbia
talmente asciutta
sfiora con attrito
Ma nel deserto
è la desolazione
e nulla cresce


martedì 7 maggio 2013

Tra cuore e cervello


Fare a pezzi i giorni
per poi ricomporli
e imparare così
a scegliere davvero
ciò che è qualificante
Come una melodia
che fa bene alle idee
lasciar correre
attimi ormai distanti
chiudendo i cerchi
Imparare ad ascoltare
la voce del vento
che porta lontano
sviluppando appieno
ogni potenzialità
Stare troppo tempo
seduti nel pensiero
aggroviglia articolazioni
e segna le distanze
tra cuore e cervello
Quella lingua sottile
dove l'essere può

sabato 4 maggio 2013

Le promesse

Ma quelle promesse
sono catene spezzate
alterazioni d'anima
che senza voce
pronuncia parole
Stanno nel legno
le forme scolpite
dalla memoria
che muovono passi
verso un altro modo
Seguire le note
per arrivare a melodie
e a chiavi di volta
di un sogno aperto
che non ha fine
Non sempre è male
cambiare la strada
e a tratti il dolore
è solo un nuovo inizio
da respirare appieno

giovedì 2 maggio 2013

Se la vita è cosa complessa il linguaggio si fa sogno

Murakami Hakuri – Kafka sulla spiaggia – 514 pagine
Einaudi

Questo può sembrare a prima vista un romanzo surrealista che utilizza il linguaggio onirico per spiegare la complessità della vita. Ma in realtà siamo di fronte ad un fenomeno molto simile a quello che si era inizialmente creato con il diffondersi della letteratura sudamericana che era stata definita surrealista quando descriveva invece la propria quotidianità, così come viene normalmente vissuta. Anche la letteratura giapponese si propone in questo modo, con un linguaggio raffinato, in questo caso, che si avvale del discorso diretto in modo formale, tipicamente giapponese direbbe qualcuno. Eppure fin dalle prime pagine di questo libro si percepisce tutto lo spessore di una cultura millenaria, antica, anche nei suoi risvolti religiosi.
La storia vede in sostanza due protagonisti, un vecchio che a causa di un incidente mai definito ha perso la memoria anche di se stesso, ma riesce a fare cose incredibili come parlare con i gatti e con le pietre e un ragazzino di 15 anni che decide di scappare di casa, che ama la lettura e si impone un esercizio fisico per mantenersi in forma e una dura disciplina per diventare sempre più forte. Il ragazzo, per parlare con se stesso utilizza una metafora “il corvo” ogni tanto visualizzato proprio come un animale che al contempo è anche la traduzione del nome Kafka in giapponese, che lui ha scelto per non farsi trovare. La storia ha molteplici piani temporali e le avventure dei due si incroceranno, le loro vite si sovrapporranno. Tra di loro una serie di personaggi ugualmente importanti ai fini della storia, una presunta madre di cui il ragazzo si innamora, un camionista che aiuta il vecchio perchè gli ricorda suo nonno ma che rimarrà con lui perchè da lui imparerà a vivere davvero, una bibliotecaria che appare come un uomo e che in realtà è un uomo nato in un corpo di una donna e per giunta un gay. Ci sono tutti i temi della vita, compreso quello dell'incesto e dei desideri repressi. Con un linguaggio descrittivo e al contempo lirico che suscita molte emozioni nel lettore. Kafka e Nakata vivono percorsi paralleli che li portano ad incrociarsi senza saperlo e senza mai avere un reale contatto fisico. Il traguardo per entrambi è simile: vivere il qui e ora, con consapevolezza che è “ascoltare il rumore del vento”. Ovvero il sentire inteso come molteplicità di fattori, dall'emozione all'ascolto dell'altro che è massimo rispetto dell'altro anche.
All'interno della storia dei protagonisti si dipanano tante altre storie, come fossero possibilità diverse per le quali l'autore usa anche tecniche narrative diverse. Al lettore pare di entrare ed uscire da un sogno popolato di tanti personaggi e aneddoti che ci aiutano a superare la noia di una quotidianità sempre uguale a se stessa. Murakami affascina chi legge, lo attira con un linguaggio sapiente che in un certo senso ci porta ad un'atmosfera di favola. Come se avesse un flauto per incantare chi decide di tuffarsi nelle sue storie.
Una cosa è certa: il cuore pulsante della nostra vita sta nella relazione interpersonale e, in particolare, nella condivisione, la nostra maggiore ragione d'essere.

Bianca Folino

mercoledì 1 maggio 2013

Eterno sorriso


Sono stanca
di rimuovere fango
con le mani
perciò mi tuffo
tra le stelle
e guardando
tutti questi cieli
che attraversano
spazi piani
vivrò nel sogno
eterno sorriso
d'un cuore leggero