mercoledì 30 novembre 2011

Un allocco

Fiero come un allocco
te ne stai fermo
ma non su un ramo
pronto a spiccare il volo
Guardi ciò che non
vedi nè mai vedrai
arroccato in una chiusa
e endemica sicurezza
di rabbia frustrata
Illogico e incomprensibile
fermo sui tuoi passi
nemmeno un millimetro
ti smuove in avanti
E non c'è verso
di farti capire
quanto sia deleterio
il tuo egocentrico
e patetico universo

Panchine


Due che non è
mai uno
lì se ne stanno
a dimenticarsi
Il loro legno è
tarlato dal tempo
Quel giorno
qualcuno stava
seduto
in sepolcrale attesa
E le scritte
gli intagli
a fermare l'attimo
dove tutto scorre
Così rimangono
nell'assoluto silenzio
e sembra quasi
si prendano per mano

giovedì 24 novembre 2011

Retrò

Vecchie canzoni
per pensieri fermi
che si accartocciano
e senza sguardo
vivono di se stessi
Sono poco nutriti
malati di malinconia
non alzano occhi
nè testa
Girano in tondo
senza ascoltare
le note spruzzate
all'orizzonte
Più avanti invece
muovi un piede
dopo l'altro
e sorridi
C'è ancora
tutta una vita
da vivere

mercoledì 23 novembre 2011

Come la luna

Lei splende come la luna
nei suoi piccoli anni
e nei suoi grandi occhi
che sembrano aver visto
ogni cosa del mondo
I capelli sciolti
come alghe nel mare
si liberano al vento
E lo sguardo intenso
dice di tutte le favole
non ancora vissute
In attesa di risposte
rimane così a guardare
verso un cielo che presto
sarà la sua casa
in un probabile futuro

martedì 22 novembre 2011

Ad occhi aperti

Scavare con le unghie
questa terra così buia
fino a che le mani
non faranno male
diventando sorde
ai gesti consueti
Aggrovigliare i fili
moltiplicando i nodi
cercando di pescare
l'impossibile che mai
abboccherà ad un amo
estramemente confuso
La mente cerca
di tradire il cuore
e non riuscendoci
crea illusioni
sogni da vivere
ad occhi ben aperti

Un pianto antico

Un pianto antico
una litania lontana
c'è una donna laggiù
ma non la vedo
seppur convinta
di sapere chi sia
E' lei, lo so
un giorno
di tanto tempo fa
la conobbi in collina
E da lì partimmo
per un non dove
che non arrivava mai

lunedì 21 novembre 2011

Un lungo cammino

Un apostrofo
lasciato lì
a dimenticarsi
per non sentire
velocità che pressa
Un tasto mancato
per fare in fretta
come se
il concetto fuggisse
Necessariamente lenti
i tempi dello scrivere
per non scivolare via
Le storie vivono
e vanno vissute
nell'onirico respiro
Un passo al giorno
parole dopo sillabe
come fossero
un lungo cammino
che felice s'attarda

sabato 19 novembre 2011

Fuga di mani

L'ostinazione è come
un muro che non sa
comunicare
Fraintendono le mani
e più non vogliono
si slacciano nella fuga
Stupido il motivo
che interrompe sguardi
ma solo il tempo
attraversando giorni
dirà dell'inutile
e vano sforzo
dell'equilibrista
che corre su un filo
Mattone su mattone
si alza la barriera
diventando un peso
impossibile da sopportare

venerdì 18 novembre 2011

Tornare al mare

Tornare al mare
origine d'ogni cosa
per ascoltarne la voce
e guardarne i colori
le immense sfumature
dell'onda che batte
e non ti lascia andare
Indietro nel tempo
fino a sentirsi sfiniti
svuotati d'ogni dolore
che ferma le idee
appiattendo i pensieri
Mi manca tanto
la volta azzurra
d'un cielo che
credevo mio

giovedì 17 novembre 2011

Troppi Io

(A Davide)

Ho messo a tacere
il mio ego
insopportabile
come un intruso
che scalpita
di vano orgoglio
Sono poi uscita
con abiti nuovi
e occhi stupiti
per il ritrovarmi
attorniata
da tanti che
camminano spenti
con uno specchio
bel allacciato
al collo
Troppi Io
frantumano
l'immagine
e dai pezzi
quello che
emerge
è solo stupidità

Fuochi fatui

In questa sera
rimane solo
il tuo ego stanco
In quel pallore
ti puoi vedere
e cogliere sfumature
Non esiste distacco
che possa eliminare
una menzogna
L'intuito avverte
ma non lo ascolti
alimentando
flebili speranze
che spariranno
al mattino

Ombre

Ci sono oggetti
che rimangono lì
a ricordar errori
dettati da speranze
E penombre che hanno
sembianze d'oltretomba
parlano al vento
In fretta di dissolvono
parole pensate
e pronunciate
Mentre la sabbia
fine e asciutta
scivola via
tra le dita
Nulla trattenere
nè afferrare
solo illusioni
per nutrire ombre
di anime tristi
La rabbia vorace
è quella che
come onda di mare
porta via tutto

Sogni e fallimenti

Stringo tra le mani
il sordo magone
di una lacrima
Colleziono fallimenti
e ne faccio trofei
per i posteri distratti
Potesse una idea
una sola e semplice
traformare il cielo
e farlo di mare
per tuffarsi fino a
raggiungere le alghe
Attraversarle
sentendo la carezza
leggera sulla pelle
Tornare a casa
piccola e colorata
quella d'un sogno

mercoledì 16 novembre 2011

Di là dal lago

E' lo specchio d'acqua
immobile e limpido
a riflettere
altre increspature
Di là dal lago
io vedo il mare
e la sabbia fine
una piccola casa
colorata di vento
E due persone
senza più intoppi
finalmente insieme
libere di ritornare
a momenti unici
Quando il sole
si fa rosso sulle onde
come un eterno
e indelebile attimo
che si srotola
nei gesti lenti
di un'onirica realtà

martedì 15 novembre 2011

La parola sbilanciata

Una parola sbilanciata
crea paradossi negli
anfratti umidi di un
pensiero stanco
Con la morte nel cuore
sorrido ancora
all'ennesima bugia
su cui costruire
il castello di carte
perfetto ma instabile
L'ilare situazione
di un mondo ostinato
che di dà contro
Ci sarà pure
un dove, una sosta
o una dolce fine
in cui tutto questo
non riesca ad arrivare

lunedì 14 novembre 2011

Inverno

Ai miei pennini
l'assoluto compito
di colorare l'inverno
con preziose chine
Il freddo annuncia
giornate senza tempo
alberi addormentati
spogli d'ogni linfa
Eppure lì sotto
rimane la vita
a pulsare energie
Come un battito
d'ali migranti
che viaggiano altrove
senza nulla cercare
Tutto inizia a tacere
e gli echi si fanno
distanti riflessi
del rigoglio autunnale
Non voglio sprecare
nemmeno un giorno
di questo spazio scelto
Apro le mie boccette
e lascio che la goccia
di scuro inchiostro
cada sul foglio
ad inventar l'estate

Languido Mattino

Il profumo del caffè
nella mia solita tazza
rievoca attimi preziosi
di lente passeggiate
E nel percorrere i piedi
raccontano di passi
e ritmi di danze urlate
Nell'assonnato languore
di un mattino libero
ripenso agli strappi
incisi su una tela
Percependoli lontani
misuro le distanze
e le incremento
godendomi il silenzio
che è luogo ormai raro
dove governa pace

sabato 12 novembre 2011

Anime sospese

Ho ripreso il mio cuscino
di quand'ero ragazza
non per farne un feticcio
ma per recuperare il sonno
quello vero, di allora
Quando bastava poggiare
la testa e chiudere gli occhi
per entrare nei sogni
Il mare ce l'avevo dentro
ben stretto tra le mani
come un piccolo desiderio
ben piazzato sul cuore
Ora lo inseguo invano
senza raggiungere risacche
che non siano libero muoversi
di anime ormai in attesa
sospese contro l'orizzonte

mercoledì 9 novembre 2011

Ci vorrebbe un Dio

Un sole velato
non può bastare
ad asciugare il pianto
Quel flebile lamento
che si protrae
spegnendo le luci
Ci vorrebbe un Dio
per ogni lacrima
versata nel piatto
di una strada
che a tratti
si fa troppo lunga
Ma oltre le nuvole
c'è solo il cielo
e qualche stella
che brilla prima
della notte in arrivo

martedì 8 novembre 2011

Risacca dell'anima

Si spengono le parole
perchè solo nel silenzio
la pelle schiude pori
per meglio sentire
l'abbraccio delle onde
In continua mareggiata
vanno e vengono
come carezze leggere
risacca dell'anima
Chiama forte la carne
ma è solo un'eco
che si allontana
riflesso d'energia
e congiunzione d'opposti
senza i quali mai
ci saarebbe la vita

lunedì 7 novembre 2011

Pianto di donna

Le gocce di pioggia
cadono lente e mai
si trasformano in rugiada
Come un pianto
silenzioso di donna
che sa d'amaro
ma che nessuno vede
E calli sulle mani
irrigidite di nocche
e di duro lavoro
Se potesse fermarsi
solo per un attimo
a dar respiro al vivere
Scivola giù nel fondo
e lì rimane muto
quel ricordo di vecchiaia
Pelle che si raggrinza
per un brutto sentire
e rifiuta ogni carezza
Anche quella dolce
che si fa più lontana
e che arriva dal mare

venerdì 4 novembre 2011

Donne di mezza età

Ma è proprio
il principe azzurro
quello che vogliamo?
Il suo cavallo bianco
in presenza perenne
il suo lento incedere
invadendo ogni spazio
Credo sia solo l'idea
educazione indotta
che non ci fa vedere
quello che dentro noi
scalpita davvero
Cascate d'acqua
arcobaleni iridescenti
e prati verdissimi
tutte le note del mondo
Veli leggeri sui corpi
e la capacità di sentire
anche la brezza
con ogni poro della pelle
Andiamo finalmente fiere
scambiandoci battute ironiche
e seri ragionamenti
Belle, dentro e fuori
con i nostri colori
che nessuno ci porterà
ad eccezione del vento

giovedì 3 novembre 2011

Solo confusione

Altro che guaritore
Il tempo crea solo confusione
sovrappone i dolori
strappando la luce
di un mattino che si fa
buio nero per nascondere
Mattone su mattone
menzogna su menzogna
sfilaccia la memoria
e diventa abito usato
pieno zeppo di lacerazioni
E le fessure stanno lì
si stringono addosso
per farti ricordare
non solo per dimenticare

Nè mare nè sabbia

NOn ci sarà mare
nè sabbia
o cieli aperti
come ali spiegate
Ma è ciò che
poniamo allo sguardo
per continuare
ancora a camminare
Lì va il pensiero
asciugando ansie
e quotidianità
per cercare colore
e ingere l'opaco
E' rinnovata fatica
vedere il fiume
e il suo scorrere lento
ma inarrestabile

mercoledì 2 novembre 2011

Come se gli occhi

Ti sei seduto
anzi, no
comodamente adagiato
su un divano immaginario
E da lì mi guardi
senza ascoltare veramente
come se gli occhi
asciugassero tutta la sete
Mordo una mela allora
e sorrido scanzonata
sulle cose che scorrono
indipendentemente
da te e da me
Cerco di trattenere
ciò che scivola via
ma sempre inutilmente
perchè alla fine
è lo stesso Universo
a vivere una vita propria

martedì 1 novembre 2011

Caduta libera

Uno squarcio sulla tela
lacerazione di luce
che diventa statica
e scomoda postura
Le ombre invadono
spazi sconosciuti
dove l'anima
non trova appigli
per riemergere
Qualcosa di indefinito
arresta il passo
come se il buio
avesse consistenza
Davanti a te l'abisso
la scelta di un caos
dove perdersi e ritrovarsi
a più riprese
Ti lasci sciolare
alla caduta libera
dove ogni tanto appare
il disegno che sarà