mercoledì 29 dicembre 2010

L'ansia del nulla

Nel silenzio della notte
ritrovo le mie impossibilità
l'ansia del nulla che
ritorna come un vago senso
e tormenta l'anima
che si fa rapace in volo
sfoglio i petali di un sogno
come fossero infinite vie
e subito ne voglio un altro
che lenisca dal male
che non lasci posto ai fantasmi
di cui è pieno il buio
Cerco tra le pieghe della pelle
un nuovo giorno che
non porti in bocca
il solito sapore amaro
fiele di ogni fine che
inizia dal principio
Nessuna stella in cielo
nè una luna complice
solo l'assenza di spazio
cassa di risonanza al dolore
così trafitto e antico
da sgretolare nomi
e intenzioni mancate
Allora chiudo gli occhi
lentamente dimentico
perdendomi in ciò che ero
e che sarò di nuovo
domani

I miei ciottoli

Colleziono ciottoli
e li metto lì
li guardo
mentre si animano
a volte lacrime
come una carezza
altre grida
di chi non ha voce
diventano quello
che voglio siano
così carnali
così autentici
Sono passi ora
che si avvicinano
e stanchi riposano
al mio fianco
E poi giorni sfogliati
pagine di libri
canzoni demodeè
persone incontrate
Ognuno di loro
è un piccolo pezzo
di vita
la mia, la tua
E grazie a loro
io vivo
....le mie parole

martedì 28 dicembre 2010

Re Mida

Piccoli sassi
da raccogliere
da custodire
e gelosamente
conservare
Sono gli incontri
dove ti imbatti
e inevitabilmente
capita così
tuo malgrado
scivoli dentro
nella stupidità
tutta umana
di usare e consumare
tutto e tutti
Senza salvare niente
mordendo
mentendo
millantando
odiando
Siamo Re Mida
al contrario
in questi giorni
così distorti
dove le assonanze
si fanno assurde
stonature
che perdono
ogni possibile
senso

domenica 26 dicembre 2010

Quel pezzo di cielo

Ho bisogno del caldo
per vivere ad occhi aperti
per respirare libera
senza nessuna costrizione
che immobilizza
e ferma il gesto sul nascere
blocca l'articolazione
così incapace
Ho bisogno di mare
spume salate e dolci
nel loro continuo
andare e venire
accarezzando la sabbia
e lambendo la terra
che mai s'asciuga
e resta molle e umida
Ho bisogno di occhi
capaci di guardare
sapienti osservatori
dell'altrui che vaga
senza requie nè sosta
senza nessun tempo
che scivola nella clessidra
una pausa dopo l'altra
Come impronte
lasciate sulla riva
orme di storie che
chiedono una voce
ma saranno cancellate
dall'acqua di passaggio
E di quel pezzo di cielo
che sempre manca...

giovedì 23 dicembre 2010

Un improbabile orizzonte

Non possediamo niente
qui nella pioggia
che trascina via
in un gemito
i colori delle cose
E questo vano vorticare
di ogni giorno
verso aneliti scomposti
sembra far battere il cuore
Ma è solo un istante
che si ricopre di fango
rotolando con le gocce
Come foglie bagnate
che si accasciano
più grevi della terra
o di una stella
caduta invano
Portare i propri passi
stanchi e pesanti
in un altrove che va
oltre ogni noto possibile
quasi fosse l'inerzia
e muoverli
Fino ad arrivare
ad un orizzonte
improbabile
quanto distante

martedì 21 dicembre 2010

L'antico suono

Ho cambiato tutto
numeri e codici
che aprivano segreti
I colori delle cose
e i suoni suonati
i ricami sui tessuti
Ma non ho imparato
a difendere me stessa
da chi ride beffardo
e mi lascia un sogno
stracciato tra i denti
Solo perchè
non so dire no
mi ritrovo sul filo
poco sano il precario
equilibrio
E vorrei spegnere
quella luce
che non illumina
troppo fioco il sentimento
di chi dovrebbe
proteggere e scaldare
Mi affido allora
ad un suono antico
che affonda nel tempo
di remote saggezze
e lascio alla vibrazione
il mio corpo
che non risponde
perchè più non vuole
sentire

domenica 19 dicembre 2010

Come un tango

Sgorgano come
acqua di fontana
che zampilla
un personaggio
dopo l'altro
Questo è ciò
che voglio
non la pietra dura
di chi suppone
e non ascolta
di chi sfoga una
rabbia malcelata
e non sa cosa vuole
non pensa mai
a chi ha di fronte
Stanca la mente
si distende
tra parole piane
non sdrucciole
Come un tango
recupera energia
nel centro dell'essere
e più non vuole
giochi distorti
Per favore
lasciatemi qui
chiedo solo un attimo
per poter riposare

martedì 14 dicembre 2010

Un mazzo di sillabe rosse

a Claudia



Scarta piano
e godi il momento
come fosse un nodo
che si scioglie
Io creo forme
e tu ti ci specchi
contenendo quello
che ti urla dentro
Ma quel buco
una voragine
trapassata dal vento
la sentiamo tutti
come fossimo fratelli
E se le mie parole
possono lenire
la tua risata
così profonda
così carnale
spazza via l'inverno
Perchè solo chi
ha un cuore grande
è capace così
di sentire
scaldare dal freddo
e rinascere
Per te
questo mazzo
di sillabe rosse
come rose adagiate
su un prato
e se fossero luci
farebbero del buio
uno splendido giorno

lunedì 13 dicembre 2010

Non era incanto

Hai imposto ogni cosa
e io ti ho lasciato fare
dimenticando tutto quello che
avevo imparato
Non era incanto
la catena che legava
il mio sentire distratto
il mio morire lento
Diventare una cosa
tra tante altre...
Quando il sipario cala
sulla recita di una vita
il risveglio si fa violento
e ti accorgi di giorni
che non erano i tuoi
scelti per te da altri
Il cambiamento arriva
dal gesto che fai
ma l'emozione rimane
nel lento lavorio
che solo il tempo
saprà asciugare

sabato 11 dicembre 2010

Parole strozzate

Perchè avevo parole

strozzate nel cuore

che non trovavano

posto adatto a loro

Profondamente dormivo

in un bosco stregato

fatto di cemento

arido come la sabbia

che non è bagnata

da pioggia

o dall'acqua di mare

Nel dolore acuto

ho aperto piano

il vaso di Pandora

e lacrime amare

scendevano giù

sciogliendo il cappio

dove le sillabe

giacevano inermi

Poi la tempesta

ha riportato a galla

bottiglie di naufraghi

disperati messaggi

Potente come l'onda

è esplosa

la mia scrittura

anomala corrente

che tutto pervade

lunedì 6 dicembre 2010

Mentre dormi

E mentre tu dormi
io arrivo piano
con passo leggero
e spio tra le rughe
del tuo volto stanco
per scoprire i tuoi sogni
Vorrei baciarti
e stringere forte a me
quel pensiero oscuro
che si posa appena
tra le tue ciglia
Svelare i desideri
e la tua forza che
fa la mia energia
Trovare un modo
per catturare il tuo
luminoso sorriso
e farlo mio
per sempre

La conta dei giorni

Un vago senso
di delusione
allunga le dita
scheletriche
sui fallimenti
La conta dei giorni
è come un pallottoliere
pieno di colori
che non riescono
a stare insieme
Guardo con tristezza
chi non ha vergogna
nel parlare a vanvera
Mentre le mie
amate parole
vengono abusate
e svuotate d'ogni
significato
senza più avere
semantica o logica
sintassi appropriata
Diventano artigli
per intrappolare menti
merce di scambio
senza respiro
senza più anima
senza nessun valore

domenica 5 dicembre 2010

Mi ubriaco di te

Mi ubriaco di te
e ancora vorrei stringere
quello che è già andato
nel buio delle notte
i tuoi silenzi
cancellati dalla foga
di un desiderio inarticolato
Mi ubriaco di te
e ancora vorrei restare
come per partire
fermando il tempo
sabbia di clessidra
che scorre veloce
Mi ubriaco di te
come un colpo di spugna
alla paura che si fa dubbio
la lascerò al mattino
al momento in cui
sarà ora di andare
Mi ubriaco di te
e non mi importa
se fuori il ghiaccio
è freddo e scivoloso
non voglio pensare
ma solo berti
sorso dopo sorso
fino a dissetarmi
per i secoli a venire

venerdì 3 dicembre 2010

Andare via

Ci sono giorni in cui
leccarsi le ferite
bui e opachi
come cristalli abbandonati
induriti dal tempo
che non ti degna
di uno sguardo
Giorni in cui non vedi
oltre quello che c'è
e non ti lasci andare
Sì, cogli l'attimo
ma quello passa
e non ti basta
Giorni in cui scappare
molto più lontano
di quanto immagini
dove solo il silenzio
ti può raggiungere
Giorni in cui sopravvivere
alle stranezze distorte
di un mondo assente
incapace di ascoltare
il solo battito di un cuore

mercoledì 1 dicembre 2010

Per un nobile amico

Nobile non di nascita
ma nelle movenze
e nelle parole che usi
nei gesti gentili
che paiono carezze
leggere di vento
E' lo sguardo
quello che fa tutto
e il tuo la dice lunga
sulle isole che sogni
sulle libertà negate
sulle utopie cercate
sugli errori mal celati
Gli attimi che vorresti
forme sinuose
d'un desiderio di luce
in paesi lontani
e occhi capaci di
scaldarti il cuore
Tutto diventa poesia
anche tu
basta saperlo sentire...