mercoledì 14 ottobre 2009

Sweet Mercy

E ti aspetto
come tu fai con me
senza confondere
gli attimi distanti
Non esiste
nè tempo
nè spazio
che non possa
essere contenuto
in una bolla
che vola leggera
e atterra piano
Non c'è fretta
che mangi i secondi
e riesca davvero
a rubare attimi
così importanti
co...sì fuggenti
Delicate mani
disegnano contorni
scaldano respiri
in un luogo assolato
dove tutto è possibile
Guarda
è già domani

martedì 13 ottobre 2009

La paziente attesa di rinascere


E torno a scrivere, perchè mi sto preparando. Come una fenice dalle proprie ceneri.
Aspetto paziente e consapevole di aspettare, ma con il sorriso sulle labbra per la mia nuova vita che è alle porte e che si preannuncia come un traguardo finalmente raggiunto.
Arrivarci ha voluto dire passare guadi di torrenti in piena e sassi appuntiti che ogni tanto laceravano le scarpe, ha voluto dire scalare montagne a abbattere muri, quelli dell'indifferenza e quelli dei ruoli sociali, delle risposte preconfenzionate e sempre ben inscatolate. Faticoso a volte e con ritorni a spirale, passi indietro perchè era necessario completare l'esperienza prima di lasciarla andare.
Lo ero già prima, anche se rinchiusa in un guscio che ormai mi stava stretto e quasi mi impediva di respirare, ho sempre voluto esserlo e lo sono. Io ora sono.
Ma c'era qualche muretto che si opponeva, qualche albero caduto sul mio cammino. Che mi faceva ritornare indietro al non essere. Sofferto, sì sofferto, anche in solitudine talvolta. Sofferto nel corpo quanto nello spirito tra gli sguardi un po' indiscreti e curiosi, un po' increduli e un po' affascinati.
Eppure tutto è sempre e solo stato nelle mie mani, quelle che un tempo stringevano la penna tra le dita o il pennino da china e ora toccano, sentono, alleviano, accolgono.
Dalla decisione all'attuazione ce ne passa e la determinazione, la volontà devono essere forti, più forti di tutto, più forti di chi non ha il coraggio e un po' ti invidia il tuo, di coraggio e non sa se parteggiare per te e sostenerti oppure se opporsi, rendendoti le cose più difficili, mettendoti qualche bastoncino tra le ruote. Più forti di un mondo impreparato all'amore e che quindi se ne spaventa, perchè lo destabilizza.
E poi, lentamente, ogni cosa è tornata al suo posto, ogni filo intessuto è diventato un arazzo che ha i colori del tramonto e dell'alba insieme, il calore del sole, la complessità di un paesaggio, la semplicità della vita. E io sono e ho tutto quello che volevo, ogni desiderio desiderato, ogni sogno sognato, ogni nota cantata, ogni voce ascoltata, ogni parola scritta, ogni sorriso donato e ogni abbraccio dato. E' bastata una frase fuori dal coro, riferita davvero a me e non autoreferenziale, è bastata una spinta data al momento giusto, l'attenzione agli attimi e ai bisogni quando sono nel nascere per dar loro risposta. E' bastata un po' di sana voglia di vivere, vedere, conoscere, sapere e gustare.
Grazie a chi sa di averne avuto gran merito, a chi ne fa parte e non potrà mai più esserne fuori. Grazie per tutti i giorni che verranno.