giovedì 12 febbraio 2009

Tutti i pesci cadono in rete

La rete, sì, sì, proprio lei, ovvero Internet. Uno strumento che dovrebbe servire a mettere in comunicazione, a scambi di opinioni veloci e ad informare di più le persone. Perchè, come una volta erano alcune radio, è libera. O almeno dovrebbe esserlo.
In realtà la rete in Italia è davvero poco frequentata, ma anche quei pochi diventano troppi per l'uso che ne fanno. La rete è solo un modo per autocelebrarsi, per mettersi in mostra. Per parlarsi addosso anche. E quindi si perde lo scopo primario di scambio e condivisione.
Io pubblico qualcosa che in realtà nessuno leggerà veramente perchè troppo preso dalle cose, le sue cose, che deve scrivere.
Quando rimani disoccupato di tempo ne hai parecchio, riciclarsi è un'operazione lenta che richiede mesi. Quindi da ormai tre mesi navigo a più non posso. A volte anche per tutto il giorno. E tranne rare eccezioni, dove lo scambio è stato un piacevole momento di condivisione, ho visto e letto personaggi che altro interesse non hanno al di fuori di se stessi.
In compenso questi tre mesi mi stanno facendo recuperare il piacere delle passeggiate a piedi e delle buone letture.
Spiacente, ma per me non c'è sito al mondo che potrà mai sostituirsi ad un buon libro.

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