martedì 10 febbraio 2009

Tanto rumore per nulla

Deve proprio far parte del dna della nostra società questo atteggiamento di fare tanto rumore per nulla. Il caso Eluana Englaro fa discutere ad alta voce il paese. Anche se Eluana è morta ieri. Ma in Italia le opinioni contano più dei fatti e i giornalisti devono pur continuare a lavorare.
Sul sito del Vaticano è possibile reperire informazioni circa un atteggiamento considerato più o meno "morale" rispetto alla vita e alla morte, rispetto al suicidio, all'eutanasia. Ma soprattutto rispetto all'accanimento terapeutico.
In parole povere, la Chiesa non condanna chi decide di sospendere cure forzate che diventano accanimento terapeutico e che possono ledere la dignità della persona, come nel caso di Eluana. Eppure il padre ha dovuto lottare per poter dare alla figlia una morte dignitosa. Si è preso cura di lei fino all'ultimo e l'ha accompagnata anche, con tutto l'amore di un genitore che perde una figlia per un tragico incidente. Un dolore che non ha parole di conforto e che raramente può essere compreso nella sua intensità.
E invece, nemmeno dopo il decesso della ragazza, si rispetta davvero la vita, con un silenzio che sarebbe auspicabile e che è stato espressamente richiesto dal padre di Eluana.

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