lunedì 16 febbraio 2009

Shiatsu e depressione

Un lavoro basato sulle pressioni in questo caso non deve porsi un traguardo risolutivo. Si tratta piuttosto di avere molta pazienza e rimanere sempre in un atteggiamento di ascolto.
Un ricevente depresso è una specie di Kyo vivente, riesci a portare beneficio in un malessere e subito ne salta fuori un altro. Ci vuole un lavoro lungo e lento, a volte di anni, a volte anche noioso perchè i risultati tardano ad emergere e durano poco.
Però si può fare molto. Il ricevente riferisce spesso di sentirsi meglio e quando si fanno delle pause alle sedute è lui a chiedere di nuovo i trattamenti. In linea generale, si può tonificare e sostenere la persona. Ripeto, è un lavoro lungo e a volte può apparire noioso, soprattutto se l'operatore si aspetta risultati che poi non arrivano. E' necessario accostarsi a questo tipo di disarmonia sospendendo ogni giudizio, su sè stessi e sull'altro. Imparare perciò a godere dell'attimo e del trattamento, senza aspettarsi nulla.
Io ho riscontrato, in un paio di casi, diversi miglioramenti. Molto bene funzionano alcune combinazioni, come Siguan (Ic4 e F3 in contemporanea e incrociati) e anche i canali straordinari. Si riesce a raggiungere un certo grado di serenità, un maggior ordine nei pensieri e una minor ansia. Anche se il sostegno deve essere continuo, i risultati hanno una durata relativa.
L'operatore deve porre molta attenzione a non creare un rapporto di dipendenza però che in questi casi è piuttosto frequente e, ogni tanto, deve rimanere presente ma in un'altra veste, lasciando il ricevente e staccandolo dall'idea di aver bisogno di trattamenti. Ma rimanendo sempre pronto a riprenderli.

2 commenti:

  1. non potevi descrivere meglio il problema. io trovo che associando i fiori di bach specifici, si ottengono miglioramenti più significativi.

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  2. Vero! Alcune volte però hai qualche difficoltà a convincere il ricevente a prendere i fiori...

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