Vago tra i miei sogni
non ben definiti
Mi hai venduto
un prodotto convincente
e io l'ho preso
come fosse una mano
da afferare al volo
Era notte allora
e tutto sembrava
così perfetto
da nascondere perfino
la noia della ripetizione
uno schema sempre uguale
il gesto simile a se stesso
e l'inutile parola
Trasformiamo istinti
primordiali
in ciò che non sono
li camuffiamo
con stoffe pregiate
e sete cascanti
nel loro lato migliore
Ma alla fine
rimane solo l'eco
tutto si fa uguale
altisonante a volte
e certamente vuoto
nel sonno che chiude
occhi su altri occhi
Rimane la scatola
contenitore primordiale
di memorie stanche
che più non trovano
quello che era
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento