lunedì 2 novembre 2009

Ad Alda Merini

Trascinava i piedi
stanca
e le sue scarpe
erano le mie
L'angoscia ha una
matrice comune
come fosse un unico
peso mentale
Alla finestra stava
guardando dell'altrui
vivendo mille storie
che non sono
mai state
nè mie nè sue
Versi liberi a volte
per contrastare il buio
Ed avanzava piano
senza più timore
di perdersi
nel pensiero oscuro
il suo e il mio
Trovando
l'unico vero antidoto
ad ogni follia
Ma la poesia
purtroppo
è solo un sogno vago

9 gennaio 2005

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