mercoledì 17 giugno 2009

Il regalo di mio fratello



Eh sì, è stato proprio un bel regalo quello che mio fratello mi ha fatto, anche se forse non lo sa. Io stessa me ne sono accorta di recente. E non gli ho mai detto grazie.
Sto parlando di mio fratello maggiore, Gigi che fa il musicista. E che suona ancora, mentre io lo ascolto, giù dal palco. Anche questo mi ha regalato, perchè andando ad ascoltare lui quando suonava, alla fine ci ho preso gusto e ho iniziato ad andare ai concerti, respirando quell'aria unica e quell'energia forte che è pura Vita.
E' stato un mondo quello che mi ha donato, perchè per me la musica è fondamentale, è un universo nel quale entro e vivo, ogni più piccola vibrazione, la sento a fior di pelle e talvolta arrivo ad escludere il mondo esterno. Un viaggio sensoriale, dove i suoni ti avvolgono, si differenziano e si amalgamano nella melodia. Da quando il tocco è diventato così importante per me che faccio Shiatsu, ho scoperto l'importanza della musica, la sua bellezza. E quanto io non possa proprio farne a meno.
Sarà per questo che in macchina canto a squarciagola, fregandomene altamente di chi mi osserva come se fossi un po' bislacca? Forse lo sono, ma quando sento un pezzo dei Pink Floyd mi vengono i brividi.
Mi ha regalato la grande passione che ho per la musica, la colonna sonora della mia vita, perchè i gruppi che io ascolto non fanno parte della mia generazione, ma della sua. Mi ha regalato anche un modo di ascoltare e affinare l'orecchio, fino ad arrivare a riconoscere il tocco di una chitarra. I miei chitarristi preferiti li riconosco anche ad occhi chiusi.
Ma alla fine sono i suoi chitarristi. Perchè lui suonava già la chitarra e io non avevo ancora iniziato a prendere lezioni di pianoforte, perchè portava a casa dischi sempre nuovi e io, bambina, guardavo affascinata quelle copertine a volte complicate, a volte ben disegnate. E mi sono innamorata dei Genesis, dei Pink Floyd, di Eric Clapton e di Santana, dei Led Zeppelin e dei Jetro Tull. Di Bob Marley anche, lo stesso Bob Marley che ora ascolta sua figlia tutti i pomeriggi, mia nipote Camilla.
Poi sono arrivati i miei musicisti, Sting e i Police, Mark Knoffler e i Dire Straits e la riscoperta, grazie ad un amico di un altro mito, David Bowie. E tanti altri ancora, alcuni sono suoi, lui li ascoltava e volontariamente o meno me li ha passati, alcuni sono miei. Sono stati amici e compagni di ogni mio viaggio.
Non gli ho mai detto grazie per questo regalo, ma ora so perchè, ogni volta che ascolto della buona musica, almeno per una frazione di secondo penso a lui e alla chitarra che suonava quando ero bambina. La stessa chitarra che oggi, suona mia figlia Eleonora.

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