martedì 16 giugno 2009

Il filo rosso dello Shiatsu



"Canzone d'amore" si intitola così il saluto che Franco Bottalo ha lasciato a tutti noi, legandosi con noi attraverso un filo rosso che ha depositato dolcemente nelle nostre mani e poi ha tagliato, a simboleggiare la fine di un viaggio comune.
E sono convinta che molti di noi ce lo abbiano ancora attaccato al polso, quel pezzo di filo rosso. Rosso come il fuoco, rosso come il Cuore e il Ministro del Cuore, come fosse stato un movimento dei cinque compresi dalla Medicina Tradizionale Cinese.
Un viaggio comune, un treno preso insieme e durato tre anni, a volte faticosi e impegnativi. Ci siamo avvicinati, toccati, ci siamo ascoltati, con le mani e con le orecchie. Abbiamo capito l'uno dell'altro, abbiamo condiviso e avuto scambi bellissimi. Abbiamo vissuto emozioni bellissime.
E proprio per questo quel viaggio non è proprio finito e qualcuno di noi continuerà ad organizzare iniziative insieme. Continuerà a vivere lo Shiatsu come un dono, le proprie mani come un dono. Perchè è proprio questo alla fine, un dono.
Tutti noi ci siamo capitati per caso, chi per noia, chi per accompagnare un amico, chi per cercare di capire meglio se stesso. Ma alla fine ci siamo innamorati, delle nostre mani e di quelle degli altri, della pressione, della possibilità di entrare in contatto con un'altra persona e coglierne gli aspetti davvero salienti, quelli più importanti, quelli più eterni.
E come ben dicono i miei compagni di viaggio, per me in particolare è stato un innamoramento folle, sono "un'invasata di Shiatsu" e per vari motivi. Perchè lo Shiatsu è luogo dove l'empatia regna sovrana e operatore e ricevente sono liberi di essere. Dove l'attimo si fa eterno, capace di cogliere una scintilla di Universo. E' il territorio del Sacro e del Divino, dell'essere.
Ed è per questo che il mio viaggio continuerà ancora, sempre con Franco e con lui studierò i canali principali, dalle origini all'epoca Song. Per approfondire delle linee e dei punti che già conosco e "bazzico" ma che ogni volta sono capaci di stupirmi, per tutte le risorse che nascondono e che fioriscono con una semplice pressione.

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