sabato 14 marzo 2009

Canali o combinazioni di punti?



Ho assistito ad una lezione di Franco Pasi che da anni propone, insieme a Gianni Pizzati, una combinazione tra cranio-sacrale e canali straordinari. Una combinazione potente che arriva al cuore del problema in fretta, soprattutto quando questo ha radici in un blocco di tipo psicologico.
Mi sono tornate in mente le combinazioni di punti, tipo quella dei 4 cancelli denominata Siguan, o l'utilizzo dei canali straordinati. Trovo che siano tutti strumenti efficacissimi, a patto che si sappia esattamente come e quando utilizzarli, ma non devono essere presi per "scorciatoie".
In una terapia non esistono scorciatoie, il tempo di un trattamento dipende, come il numero dei trattamenti da fare anche se talvolta ci sbilanciamo con il ricevente. Ma obiettivamente io posso fissare un traguardo di 5 trattamenti, uno alla settimana, ma durante il percorso possono accadere cose che mutano totalmente il percorso. Io ho usato spesso i 4 cancelli e ho raccolto diversi dati in proposito. Proprio per questo so che non sono una scorciatoia, che non vanno bene sempre e con qualsiasi ricevente e che talvolta li utilizzo in un solo trattamento all'interno del percorso.
Lo stesso discorso vale per la combinazione proposta da Pasi e Pizzati. Sono convinta che talvola i percorsi terapeutici debbano necessariamente essere più lunghi. Forzare la mano in questi casi può essere controproducente. E soprattutto, se "faccio danni" devono essere in grado di rimmeterli a posto. Se forzo la mano su uno stato psicologico di un ricevente, posso creare uno scompenso. E allora non posso abbandonare il ricevente, devo per forza accompagnarlo sul sentiero che alla fine il mio agire ha creato. Ogni situazione e ogni persona fa a sè. Meritano quindi entrambe un'attenta valutazione, prima di qualsiasi decisione.

Nessun commento:

Posta un commento