giovedì 21 ottobre 2010

Un cielo carico di stelle



Allungo la mano
nell'aria
e come fosse acqua
traccio cerchi
Mi risponde l'eco
dello zero assoluto
del vuoto negato
dell'immobile stato
Non trovo più
il tempo del dire
gli attimi discreti
di orizzonti aperti
L'aria entra tagliente
fredda si allunga
e la finestra spalancata
lascia fare
Figure buie e opache
mi parlano
senza toccarmi
e con passo triste
tornano silenziose
nel vaso di Pandora
Potessi solo
accendere la luce
o guardare un cielo
carico di stelle
Ma è così
...distante

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