mercoledì 9 febbraio 2011

Indimenticabile silenzio

Occhi che parlano
come una ferita
un lamento lontano
Non riesco
a dimenticare il giorno
e cosa darei
per ripagare ogni dolore
Quelli di oggi
frustate di rabbia
e quelli di ieri
quando tu
proprio non c'entravi
e non volevi
E mi domando
come si fa
a non capire
ignorando le parole
in favore del calcolo
Giocare a scacchi
barando
sul valore dell'età
Avendo però
l'assurda pretesa
di farsi chiamare
padre

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